Capatonda: Ecco L’Italiano Medio

CINEMA  Ossessionati dalla tv spazzatura e dai programmi modello “mastervip”; pronti a rinnegare tutto e sempre, ad accontentarsi  dell’immediato, a fregarsene dell’ambiente circostante, a inseguire il compromesso sempre e comunque. Eccoli gli italiani. Quelli medi. Quelli che Marcello Macchia – in arte Maccio Capatonda – racconta in “Italiano Medio”, nei cinema dal 29 gennaio.
Ma chi è l’italiano medio secondo Capotonda?
Una persona frustrata e/o qualunquista o tutte e due, che poi si fondono nell’italiano furbetto… Su entrambi le tipologie il giudizio è del tutto negativo.
Come le è venuta l’idea del film?
Da un video fatto anni fa in cui i personaggi prendevano una pillola che fa usare solo il 2% del cervello.
Lo fa spesso “l’italiano medio’”?
Sì, e quando non lo fa, usa solo il 20% del muscolo. Appunto, l’italiano è il risultato di un continuo compromesso. È capace di essere vegano e mangiare il pollo fritto; andare in chiesa e avere moglie e amanti; difendere il bio e inquinare.
Lei che tipo di regista è, e a che regista si ispira?
Sono meticoloso e rompipalle sul set, mi dicono gli attori.  Tra gli italiani i miei miti sono Cipri e Maresco, anche se mi sono formato sul cinema americano. Direi che creo il mio stile attraverso i miei personaggi che sono nati da tutta la tv e i media che ho immagazzinato nella mia infanzia e che sto risputando!
A che pubblico parla?
Intanto a quello che ci ha sempre seguito più che in tv sul web, lo zoccolo duro, ma non basta e 400 copie sono tante (tante ne saranno distribuite, ndr), speriamo nella promozione di Medusa che deve anche aiutare a far capire di che tipo di film si tratta.
SILVIA DI PAOLA