Libri/intervista
5:15 pm, 21 Gennaio 15 calendario

“Siamo tutti responsabili di fronte ai drammi della Storia”

Di: Redazione Metronews
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STORIA Una grande storia d’amore, di sofferenza, di gloria e di segreti nel cuore del Terzo Reich. Il racconto della tempesta che ha travolto la famiglia di Lilli Gruber e l’Europa intera nella Seconda guerra mondiale. In “Tempesta” (Rizzoli, p. 284 euro 19)  la protagonista è la  sua prozia Hella Rizzolli, la cui vita fu segnata da due dittature: l’una subita, il fascismo, l’altra sciaguratamente scelta, il nazismo. Un libro dove la conduttrice di Otto e Mezzo usa la fiction, la suspense, il dramma, per trasmettere una convinzione che nasce dal suo lavoro di giornalista e che si è rafforzata in questa prova narrativa: scegliere il Bene dipende solo da ciascuno di noi.
Lilli, a scavare nelle proprie radici non si trovano sempre rose e fiori.
E’ stato un percorso doloroso, soprattutto quando il passato coincide con anni cruciali come quelli della seconda guerra mondiale, con la presenza del fascismo e del nazismo. Nel mio caso ho scoperto che la mia prozia Hella era filonazista.E non è stata neanche l’unica nel Sud Tirolo.
E’ la perdita dell’innocenza di un intero popolo?
Sì, questa è la morale del libro. L’ascesa delle dittature è sempre un processo di maturazione del male molto lento dove nessuno può dichiararsi innocente. In tutte le grandi crisi e i grandi drammi della storia esiste sempre una responsabilità individuale.
Lo dice come se avesse paura che potesse riaccadere…
E’ così. Assistiamo alla rinascita di nuovi nazionalismi e razzismi con troppa distrazione mentre io penso che dovremo invece essere un po’ più preoccupati. A un certo punto ti ritrovi dalla parte del male e non sai come ci sei arrivato.
La sua trasmissione, Otto e mezzo è anche un termometro della nostra epoca. Che cosa la colpisce di questo momento?
Qualcosa che è tipico di tutte le epoche di crisi, sia economica che morale: il fatto che si offrano soluzioni semplici a problemi complessi. Alcune forze politiche scelgono di solleticare le paure più o meno evidenti: quelle del diverso, dell’immigrato. La politica è anche propaganda e noi cittadini per difenderci dobbiamo cercare di essere più informati possibile. In questo senso Otto e Mezzo rappresenta tutte le sere una sfida. Quella di offrire un pezzetto di verità e di onestà.
ANTONELLA FIORI
www.ifioriblu.org

21 Gennaio 2015
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