Dal 22 in sala
6:24 pm, 20 Gennaio 15 calendario

Golino: “Finalmente faccio anche ridere”

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Accondiscendente, presa poco sul serio da tutti, impegnata a barcamenarsi tra fornelli, mariti algidi e insegnamento, dolce e a tratti comica. Una Valeria Golino così non l’avevamo mai vista. L’occasione è “Il nome del figlio” con cui Francesca Archibugi torna al cinema (dal 22 gennaio e con ricco cast, da Alessandro Gassman a Luigi Lo Cascio, da Rocco Papaleo a Micaela Ramazzotti), ritratto antropologico dell’Italia  raccontata attraverso personaggi che sono un concentrato di contrasti nostrani. Un testo nato dalla stessa pièce francese dalla quale fu estratta la commedia “Cena tra amici”.
Come definirebbe Valeria Golino il suo personaggio?
È una donna affettuosa, docile, si adatta alle energie degli altri, cerca armonie e questo è un po’ il suo pregio-difetto. È ciò che la rende amabile, ma anche fragile, finché non si capisce che non è solo una docile mamma, ma che ha i suoi rancori e le rabbie nascoste. Mi ha molto eccitato.
Perché?
Perché non mi propongono mai ruoli come questo, a tratti comici. Per me è stato un azzardo! L’ho fatto solo perché alla Archibugi, con la quale torno a lavorare dopo 18 anni,  non so dire di no. E perché mi ha messo un po’ a disagio interpretare questa donna passiva-aggressiva.
Non le somiglia?
No, il suo vivere adattandosi continuamente agli altri non mi appartiene, ma il suo essere a tratti buffa mi ha divertito.
E il suo prossimo progetto?
Ho finito un film girato a Napoli, “Per amor vostro”, con Adriano Giannini in cui interpreto una donna molto difficile.
Invece alla regia continua a pensare?
Sempre, sto scrivendo un film, ma ne parlerò quando sarà il momento. Inutile farlo prima…
SILVI DI PAOLA

20 Gennaio 2015
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