Milano
7:27 pm, 20 Gennaio 15 calendario

Confermati i 20 anni per il picconatore Kabobo

Di: Redazione Metronews
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GIUSTIZIA Vent’anni di carcere, scontati i quali, dovrà trascorrerne altri tre in una casa di cura per disturbi mentali. È la pena stabilita ieri dai giudici della  Corte d’assise d’appello di Milano per Adam Kabobo, il ghanese che l’11 maggio 2013 con un piccone uccise tre persone in zona Niguarda. I giudici del processo d’appello, celebrato con rito abbreviato e  a porte chiuse, hanno rideterminato la pena massima da 35 a 32 anni, che per effetto dello sconto dovuto al rito abbreviato, è scesa a 20 anni. La corte ha confermato nel resto la sentenza di primo grado, così come i risarcimenti alle parti civili e non ha concesso le attenuanti generiche.
Gli avvocati di Kabobo avevano invocato una nuova perizia psichiatrica, sostenendone la totale incapacità mentale al momento degli omicidi, e chiesto l’assoluzione. Una richiesta rifiutata dalla corte, che ha confermato solo un “vizio parziale di mente”.
Per Andrea Masini, figlio Ermanno, una delle vittime di Niguarda (le altre sono Daniele Carella e Alessandro Carolè) si tratta di un verdetto “scandalosamente modesto”, “speravo in qualcosa di più, ma questo è il massimo che si poteva ottenere e quindi accetto la decisione” ha aggiunto. Una sentenza definita invece “giusta” dai genitori di Carella.
Comunque per Kabobo la vicenda giudiziaria non è finita:   il 10 febbraio  tornerà in aula per  rispondere di duplice tentato omicidio in relazione ad altre due aggressioni avvenute sempre l’11 maggio.
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20 Gennaio 2015
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