Consoli: “Io mamma equilibrata e felice”

MUSICA «In questi cinque anni ho vissuto, mi sono goduta la mia città e una sana normalità. Ho fatto cose comuni e altre straordinarie, come mettere al mondo un figlio». Così Carmen Consoli spiega la sua lunga pausa di riflessione, interrotta ora da un nuovo cd, “L’abitudine di tornare”, fra intense ballate e moderati inserti rock. La “cantantessa” lo sta presentando nelle librerie Feltrinelli: martedì sarà a Torino e venerdì a Roma. In aprile il tour nei palazzetti.
Mai avuto nostalgia dello show-biz?
No. Però a un certo punto ho sentito l’urgenza di scrivere delle canzoni, così da luglio a settembre è nato il disco. Di getto.
Sono brani autobiografici?
In parte. Questi anni sono stati un laboratorio di vita, dove ho scritto le canzoni nella mia anima. Ho visto programmi tv e parlato con la gente. Ne è uscita una cronaca quasi “verista” di quel mi circonda. Ma senza mai dar giudizi.
In “Ottobre” si racconta di un amore gay, tema assai scottante nel nostro Paese.
L’Italia non è ancora pronta, ma c’è chi sta lottando per rompere la barriera del pregiudizio. È già qualcosa.
Nel disco si parla anche di femminicidio, mafia, barconi di migranti, crisi economica: ne esce un ritratto molto negativo dell’Italia.
È la realtà, inutile negarlo. Ma non perdo la speranza, spero in un cambio culturale. Le ultime parole dell’album sono un inno alla felicità che prende il sopravvento.
“Questa piccola magia” è dedicata a suo figlio Carlo Giuseppe: che tipo madre si considera?
Avere un figlio è meraviglioso. Per la sua educazione “copierò” i miei genitori, che con me sono stati fantastici. Sarò severa, ma mai violenta. E, soprattutto, cercherò d’essere una mamma serena, equilibrata e felice.
DIEGO PERUGINI