Arriva Lee Scratch Perry la vera leggenda del reggae

TORINO Una volta tanto il termine “leggenda vivente” può essere usato a pieno titolo. Perché Lee Scratch Perry è davvero un personaggio dalla portata rivoluzionaria, che a 78 anni va ancora in giro per il mondo a portare il verbo del “reggae”, di cui è stato uno dei maggiori divulgatori. Perry, sabato sul palco dell’Hiroshima (ore 22, euro 10), è stato figura centrale della musica giamaicana dagli anni Sessanta ad oggi, fra collaborazioni storiche (Bob Marley su tutti) e un vastissimo repertorio discografico.
Insomma, un maestro e uno dei padri del suono classico del reggae e del dub, nonché un artista creativo ed eclettico, dal carattere bizzoso ed eccentrico. Ogni anno (e più volte l’anno) “The Upsetter”, questo uno dei suoi soprannomi, fa tappa in Italia per una serie di date, lasciando ogni volta il segno con spettacoli unici e trascinanti.
Altri appuntamenti: alle Officine Corsare venerdì ritroveremo il duo empolese Cecco e Cipo, che ha suscitato curiosità ad X Factor 8, diventando in breve tempo un piccolo grande fenomeno sul web (e non solo). Nel loro repertorio il singolo “Vacca boia” e gli album “Roba da maiali” e “Lo gnomo e lo gnu”, fra canzone d’autore, invenzioni estemporanee e autoironia (ore 21.30, euro 10 con tessera Arci). 
Il FolkClub risponde con l’africana Stella Chiweshe (venerdì) e gli italiani Têtes de Bois (sabato), mentre al Cap10100 venerdì torna a esibirsi il cantastorie hip hop Murubutu.
Al Blah Blah concerto di Francesco-C (venerdì), seguito da “Notturno americano” col supertrio Emidio Clementi Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi (sabato). 
DIEGO PERUGINI