Sanremo, Conti ufficializza le vallette: Emma Marrone e Arisa

SANREMO. Carlo Conti ufficializza le due vallette-cantantì del Festival di Sanremo 2015 arrivando al Casinò della città dei fiori per la tradizionale conferenza stampa di avvicinamento alla kermesse insieme ad Emma Marrone ed Arisa, entrambe ex vincitrici del festival. Accanto a loro sul palco dell’Ariston nelle cinque serate del Festival di Sanremo, ci sarà anche la spagnola Rocio Munoz Morales, attrice e modella, protagonista di fiction.
Emma si lascia andare ad una battuta con i cronisti: “Ho sempre sognato di dirigere l’orchestra di Beppe Vessicchio e ora potrei farlo davvero”. Assalito dalle domande su ospiti e superospiti del festival, Carlo Conti, forse per non bruciare la conferenza stampa, mette le mani avanti: “Le trattative per gli ospiti sono tutte in corso, stiamo ancora lavorando”.
Il Festival 2015 comincia martedì 10 febbraio e si finisce sabato 14,
20 i campioni in gara e “in quei cinque giorni accadrà di tutto, come sempre…”. È l’avvio di Giancarlo Leone, direttore di Rai1, nella conferenza stampa di presentazione della rassegna in corso nel Salone delle Feste del Casinò di Sanremo. Un luogo non a caso: li’ nel 1951 nacque il Festival ed e’ li’ che da allora ogni anno si tiene la prima conferenza stampa, piu’ o meno a un mese di distanza dal via alla rassegna.
Nell’attesa della lista dei nomi ufficiale
Il rapper romano Kaligola è il più giovane partecipante alla 65^ edizione del Festival di Sanremo, parteciperà nella sezione Nuove Proposte con il brano “Oltre il giardino”. Il brano, scritto dallo stesso Kaligola, racconta l’emarginazione vista con gli occhi di un ragazzo dalla saggezza inaspettata per la sua giovane età. Parla infatti di un uomo che frequenta i giardini comunali, sembra un barbone, un pazzo, sorride sempre – racconta Kaligola – I bambini non lo temono, gli adulti lo evitano.
Ma chi è veramente? “Dietro quel sorriso e quell’apparente leggerezza si cela una storia di dolore che nessuno ha interesse a ricordare o riconoscere. Le parole di questo brano parlano di come in fondo non sappiamo o non vogliamo sapere niente, della vita degli altri”. Il giovane rapper firma anche la regia e il montaggio del video del brano sanremese, cosi’ come ha fatto per i suoi progetti precedenti, perché ritiene che la narrazione di una storia debba essere a tutto tondo e coinvolgere quindi non solo la musica e i testi ma anche le immagini.