terrorismo
9:21 pm, 13 Gennaio 15 calendario

L’Isis usa un bambino per giustiziare i prigionieri

Di: Redazione Metronews
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IRAQ Dopo i bambini kamikaze, un nuovo salto nell’orrore. I terroristi dello Stato islamico hanno diffuso un nuovo video di propaganda, questa volta non accontentandosi di scioccare con le scene di esecuzioni. Il protagonista del filmaTo è un bambino di circa dieci anni, che uccide due uomini accusati di essere spie russe. Il video è stato diffuso dall’emittente ufficiale del gruppo militante, al-Hayat Media, e ne ha riferito il sito statunitense di monitoraggio delle attività jihadiste, Site. 
Il video dal titolo. “Scoprendo il nemico tra di noi”, il cui audio è in russo con sottotitoli in arabo e inglese, si apre con l’interrogatorio di uno dei due uomini uccisi apparentemente dal bambino che afferma di essere un kazako e di essere stato reclutato dagli 007 russi dell’FSB. Il secondo, forse anche lui kazako, conferma di lavorare a sua volta per l’Fsb. I due ammetterebbero di far parte degli agenti russi mandati in Siria e dintorni per raccogliere informazioni sui ‘foreign fighters’ russi e su un leader dell’Isis di cui viene omesso il nome. Poi la scena passa in esterno dove un combattente di Isis adulto con una barba rossiccia è vicino al bambino armato con una pistola. L’uomo parla in russo e recita versetti religiosi e aggiunge che i due sono «nelle mani dei cuccioli di leone del califfato (riferimento già usato per i bambini jihadisti, ndr)». I due prigionieri sono in in ginocchio in primo piano quando il bambino avanza verso di loro e spara un colpo alla testa a ciascuno dei due. 
Le immagini si chiudono con la registrazione di una precedente intervista in cui il bambino afferma di voler crescere per uccidere “infedeli”. Nel video pubblicato a novembre l’Isis mostrava lo stesso bambino con un’altra ventina di minori kazaki che si addestrano a usare i kalashnikov, smontandoli e sparando a dei bersagli. «Sono la nuova generazione, saranno loro che scuoteranno la Terra», recitava una voce fuori campo.
OSVALDO BALDACCI

13 Gennaio 2015
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