Terrorismo/Intervista
11:41 am, 8 Gennaio 15 calendario

Staino: “Attacco mirato ma la politica dia le risposte”

Di: Redazione Metronews
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Un attacco alla satira, ma non solo. Un attacco all’informazione tutta che nella satira ha il suo modo più irriverente, sfrontato e spesso intelligente di sollevare dubbi e pungolare i poteri. Ecco come ha sentito la tragedia francese chi condivide con le vittime di Charlie Hebdo lo stesso mestiere. 
Il vignettista Sergio Staino è uno di loro. Il suo Bobo, il suo personaggio più famoso, prende di mira i governi e la sua satira è sempre pungente. 
Tra le vittime francesi c’è anche Georges Wolinski, vignettista satirico famoso anche in Italia e amico di Staino. «Pensavo non ci fosse in redazione – ha raccontato Staino – era un po’ anziano, come me, e speravo non fosse lì. Mi ero tranquillizzato ma invece…».
Sergio Staino ci risponde al telefono, dalla voce si intuisce la sua sofferenza, e anche il disagio: «Mai avrei pensato si rischiasse tanto a fare questo mestiere. Per Wolinski immaginavo una fine legata magari alle sue traversie erotico sentimentali, alla sua vita movimentata. Non certo così».
Staino, perchè colpire la satira?
Perchè è antidogmatica per definizione. Noi vignettisti andiamo contro i poteri forti, seminiamo il dubbio, nutriamo le intelligenze. E sparare contro un giornale, soprattutto contro un giornale come Charlie Hebdo, è come sparare sulla Croce Rossa.
È trascorso del tempo dalle ultime minacce ricevute dai giornalisti. Perchè colpire proprio ora?
Evidentemente i terroristi hanno avuto bisogno di alzare il tiro, forse per farsi notare. L’Isis è in difficoltà oppure, se si tratta di Al Qaeda, sta cercando visibilità nell’assurda geografia del terrore.
Quali rischi intravede da ora in poi?
Che questa tragedia sia manipolata da chi ha interesse nell’estremismo. Occorre che la democrazia faccia crescere cultura, apra le menti, non si chiuda alzando barricate o gridando alla guerra santa. Questo sarebbe il peggiore dei mali.
Come vignettisti vi sentite chiamati in causa? State pensando a una risposta?
No. Non è compito nostro dare risposte. Noi possiamo solo utilizzare sempre le nostre armi che a differenza di quelle dell’informazione sono l’allusione, il commento ironico, la cattiveria, le caricature: la satira non deve assolutamente farsi intimidire da questo attacco senza precedenti. Ma noi siamo commentatori, ci pensi la politica a dare risposte.
STEFANIA DIVERTITO
 

8 Gennaio 2015
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