Milano
8:01 pm, 7 Gennaio 15 calendario

Nuove moschee “Quel bando ci discrimina”

Di: Redazione Metronews
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COMUNE Spazi insufficienti; criteri che escludono gran parte delle associazioni; nessuna attenzione all’estetica. Sono le critiche mosse ieri dal Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano, al bando per l’assegnazione delle aree da adibire a moschee (ex Palasharp, ex bagni in via Esterle e lo spazio in via Marignano). Una polemica arrivata prima della notizia del massacro nella redazione di “Charlie Hebdo”, poi condannato dall’associazione. 
Per il coordinatore Piccardo, discriminatorio (tanto che il Caim prepara un ricorso al Tar) sarebbe il requisito per cui l’associazione debba aver sottoscritto la Carta dei Valori del  2006: «Si tratta di una richiesta che 51 delle 52 associazioni iscritte all’Albo delle Religioni non possono soddisfare». Inoltre, non piace la possibilità prevista per il Comune di poter annullare la concessione in caso vengano rilevate attività illegali. Circa gli spazi, il Caim ha fatto l’esempio dell’ex Palasharp: per il bando sui 5mila mq disponibili, l’area dedicata alla preghiera deve essere di mille mq. «Richiesta irragionevole – per Piccardo – visto che da 4 anni, i fedeli pregano in un tendone di 1000 mq che si è dimostrato insufficiente». Infine l’estetica: la critica va alla mancanza di punti dati per la qualità del progetto. Da qui la richiesta di  revoca del bando.
Ma il Caim non ha voluto rompere col Sindaco: «Con Pisapia abbiamo avuto porte aperte e spazi per dialogare e, da parte nostra, il dialogo non si chiude» ha detto il presidente Kabakkebji. 
Metro
QUEL BANDO NON SI TOCCA
La risposta dell’assessore Majorino
COMUNE «Non abbiamo nessuna intenzione di ritirare il bando riguardante i luoghi di culto. Esso non introduce nessun tipo di discriminazione.  Fa solo riferimento ad alcuni aspetti che possono attribuire “premialità” in modo non vincolante». È chiara la risposta al Caim dell’assessore Majorino. Il bando non si tocca. E tra 60 giorni si scopriranno i progetti vincitori.
Assessore, come si spiega un attacco così duro dal Caim?
Non sono sprovveduti, vogliono farsi pubblicità nel mondo islamico.
Da una parte, vi attacca il Caim perché discriminate, dall’altra l’opposizione che  vi invita a bloccare bando e moschee…
Ciò significa che stiamo facendo bene. Siamo per un Islam trasparente, ma i mussulmani devono uscire dalla logica degli scantinati.
Ci saranno abbastanza luoghi di preghiera per i mussulmani che arriveranno a Milano per Expo?
Non ci sarà una nuova moschea, ma tra quelle esistenti, gli spazi dati dai privati e i padiglioni, saranno sufficienti.
ANDREA SPARACIARI

7 Gennaio 2015
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