Lutto nello spettacolo
3:15 pm, 6 Gennaio 15 calendario

Pino Daniele, la famiglia “unita” andrà a Roma al funerale

Di: Redazione Metronews
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ROMA È stata chiusa prima del previsto, e poi riaperta per poco, la camera ardente di Pino Daniele, morto nella notte tra domenica e lunedì per un infarto. La decisione è stata presa dai familiari poco dopo le 9. «La famiglia ha deciso di trascorrere queste poche ore da sola con Pino, visto che la chiusura della camera ardente è prevista per le 12 essendo un giorno di festa», ha spiegato a Sky Tg24 Dario Calabretta dello staff del cantante napoletano. Tanta la delusione dei fan giunti all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Una scelta che senza dubbio, ha deluso i fan che si sono messi a invocare il nome dell’artista e a cantare alcune delle sue più famose canzoni, in particolare, “Napul’e'” divenuto nel tempo una sorta di dichiarazione d’amore del cantante per la sua città.
La riapertura e la foto alla salma
Dopo le proteste della mattinata, è stata riaperta «in via eccezionale» per poco la camera ardente per permettere l’accesso ai fan in attesa davanti alla porta della camera mortuaria. La camera è stata richiusa dopo che le persone in fila sono entrare e uscite. «I familiari hanno dato l’ok per le persone che sono qui», ha spiegato uno dei responsabili della sicurezza. Il musicista Enzo Gragnaniello, amico storico del cantautore napoletano, fuori l’obitorio del Sant’Eugenio ha raccontato che la «la famiglia è sconvolta perché qualcuno ha fatto una foto alla salma di Pino Daniele e l’ha messa su internet. Una cosa bruttissima, una mancanza di rispetto».Dalle telecamere di RaiNews24 si apprende che Massimo D’Alema è entrato nella camera ardente di Pino Daniele, allestita all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e chiusa al pubblico. L’eccezione ha suscitato un serpeggiare di polemiche nella folla di fan radunata fuori da ore.
La famiglia unita ai funerali
Nessun dissapore tra i fratelli di Pino Daniele e la famiglia del cantautore scomparso e partecipazione piena al rito funebre a Roma. A rassicurare i cronisti sull’unità della famiglia Daniele, le sorelle Loredana (29 anni) e Antonella (34 anni), figlie di Carmine, 57 anni, fratello di Pino. «Saremo a Roma, così come i nostri cugini – dicono – forse non verrà mio padre, che ieri non si è sentito bene, e certo non le sue due sorelle, che non sono in condizioni di viaggiare. Ma chi sta bene andrà a tributare l’ultimo saluto allo zio. È giusto che i funerali siano a Roma, i miei cugini vivono là e lì c’erano gli amici di mio zio. Ci sarebbe piaciuto però che, come per Totò, anche Napoli avesse il suo funerale di Pino Daniele». Sempre i familiari hanno precisato che «esiste un testamento di Pino Daniele, in cui esprime la precisa volontà di essere cremato».
Flash mob a Napoli e funerali a Roma
Sono i fan a lanciare sul web (Facebook) l’iniziativa “Napoli per Pino Daniele”,  per ricordare il cantautore partenopeo in concomitanza con il suo funerale che sarà celebrato domani a Roma. A Napoli, già stasera ci sarà un flash mob, per cantare le sue canzoni e ricordarlo pubblicamente. Poi domani alle 11 a piazza del Plebiscito. I funerali, che si celebreranno mercoledì al Santuario del Divino Amore, alle ore 12, «a differenza di quanto disposto da Pino nel suo testamento, saranno pubblici», spiega uno dei collaboratori di Daniele.
Le ceneri al Maschio Angioino
Dopo i funerali, le ceneri del cantautore saranno portate a Napoli, forse già venerdì. «Siamo felici che la famiglia di Pino Daniele abbia accettato la nostra disponibilità ad ospitare per l’ultimo saluto le ceneri di Pino e rendergli così il doveroso e solenne omaggio della città. Tutta Napoli, ne sono certo, verrà a  salutare nei prossimi giorni al Maschio Angioino il suo Pino, il nostro nero a metà», scrive  sulla sua pagina facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Poi – aggiunge de Magistris – studieremo con la famiglia, con gli amici e con i napoletani come rendere ancora più lungo e caloroso l’abbraccio di Napoli, e non solo, a chi ha rappresentato la colonna sonora di milioni di vite».
Poi il cantante, che avrebbe compiuto  60 anni il 19 marzo, sarà sepolto in Toscana, nel cimitero di Talamone o in quello di Magliano, in Maremma.
Esaminati i tabulati del 118
Riguardo alla ricostruzione dei soccorsi, non ci sono incongruenze tra la ricostruzione degli spostamenti dell’ambulanza e quanto affermato dai familiari di Pino Daniele. È quanto emerge dalle verifiche effettuate dai carabinieri di Orbetello, che hanno acquisito i tabulati delle  chiamate alla centrale operativa del 118 e gli orari degli spostamenti dell’ambulanza inviata a soccorrere il cantautore nella villa di Magliano. Sul caso non è aperta alcuna inchiesta anche se il rapporto dei Carabinieri sarà trasmesso alla procura di Grosseto, che è stata tenuta costantemente informata dei fatti.
METRO

6 Gennaio 2015
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