Negramaro: “Pino era uno spirito goliardico”

MUSICA “Fa male al cuore… ciao Pino”. Tutto parte da un tweet di Eros Ramazzotti a cui segue quello dei Negramaro: “Ho appena sentito Eros, è tutto maledettamente vero. Il nostro Pino Daniele non c’è più… una notte senza fine”.  La notizia della morte del cantautore napoletano parte dalla Rete. Dai suoi amici e colleghi. «Ci siamo sentiti di twittare questa notizia che ci ha lasciati tutti di stucco», spiega Andro (Andrea Mariano, piano, tastiera e sintetizzatore della band salentina).
Le agenzie di stampa e i giornali sono arrivati ore dopo di voi…
Purtroppo o per fortuna ormai c’è un rapporto diretto che si snoda attraverso i social fra gli artisti e il loro pubblico. Di fronte a una notizia così importante è difficile tenere la bocca chiusa, impossibile tacere.
Ieri la camera ardente all’ospedale Sant’Eugenio di Roma è stata chiusa ai fan dopo che qualcuno aveva scattato una foto e l’aveva postata su internet…
Sono gli effetti collaterali dei social. Questi nuovi mezzi di comunicazione devono essere usati in modo moralmente corretto senza mai oltrepassare il limite della privacy. In quel caso bisognava fare un passo indietro per conservare il cordoglio e l’intimità della famiglia.
Come vi eravate conosciuti?
Alla serata in memoria di Lucio Dalla. Pino era una persona allegra, quasi come un ragazzino. Abbiamo apprezzato subito il suo spirito goliardico.
Ha partecipato anche a uno dei vostri live…
A quello di Caserta, il 5 dicembre 2013, per il tour “Una storia semplice”. Eravamo d’accordo che avremmo cantato con lui alcuni brani suoi con chitarra e voce. Invece, appena Giuliano ha intonato “Un passo indietro”, Pino è salito sul palco. Poi ci ha confessato che quel brano gli piaceva tanto e voleva suonarlo con noi. Siamo tutti rimasti di stucco. Quello che interessava a lui era suonare. E l’ha fatto anche stravolgendo la scaletta».
PATRIZIA PERTUSO