Il sindaco Marino con la nuova giunta.
1:51 pm, 23 Dicembre 14 calendario

Roma ha la nuova giunta Cantone avvia i primi commissariamenti di appalti

Di: Redazione Metronews
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ROMA È schierata in Campidoglio la nuova giunta targata Ignazio Marino, che sta presentando ufficialmente la sua nuova squadra. I flash dei fotografi e l’attenzione dei cronisti si è concentrata in particolare sulle tre new entry: il giudice Alfonso Sabella, assessore alla Legalità e alla Trasparenza; Francesca Danese, assessore al Sociale al posto di Rita Cutini e che assume anche la delega alla Casa lasciata libera dal dimissionario Daniele Ozzimo, indagato nell’inchiesta Mafia Capitale; Maurizio Pucci, nuovo assessore ai Lavori pubblici. La nomina di quest’ultimo è stata confermata nonostante ieri rischiasse di saltare perché, pur non essendo indagato dalla Procura di Roma, il suo nome viene fatto da Salvatore Buzzi in un’intercettazione.
La nomina di Pucci, che non è comunque indagato nell’inchiesta mafia capitale, dovrebbe essere “ragionevolmente sicura”. Dirigente Ama e già membro del gabinetto del sindaco Marino per i “progetti speciali”, Pucci sarà assessore ai Lavori pubblici.
Intanto sono stati avviati dal presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone i primi procedimenti per il commissariamento di due appalti affidati da Ama al Consorzio nazionale servizi e alla cooperativa Edera. Si tratta dei primi iter avviati in seguito all’inchiesta mafia capitale. A quanto si apprende, ora le società hanno 15 giorni di tempo per fare i rilievi. Successivamente Cantone farà richiesta al prefetto di emettere i relativi Provvedimenti.
Su un altro fronte, la procura di Roma vuole il carcere duro per Massimo Carminati, attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo (Udine).  Accusato di essere il capo della cupola mafiosa della capitale. A breve la richiesta di applicazione del 41 bis da parte della procura romana arriverà al dicastero della Giustizia. E la decisione del ministro della giustizia Andrea Orlando potrebbe arrivare entro Natale, quasi certamente sarà nero su bianco per la fine del 2014 visto che il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ha già avviato l’istruttoria e sul merito è stato chiesto un parere anche al procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. 
Intanto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro parlando dell’incontro del 17 marzo, finito tra le carte dell’inchiesta Mafia Capitale per un’intercettazione al presidente della “29 giugno” spiega: «Assolutamente non mi sono sentito pressato da Buzzi». E ancora: «Il prefetto deve conoscere la gente e sapere quali sono le esigenze che ci possono essere sul territorio – continua Pecoraro -. Così come ci sono le istituzioni, ho ricevuto anche i movimenti per la casa, non capisco perché non devo vedere i presidenti delle associazioni».  

23 Dicembre 2014
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