OMICIDIO FANELLA
9:31 pm, 18 Dicembre 14 calendario

Delitto della Camilluccia L’ombra di Mafia Capitale

Di: Redazione Metronews
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ROMA Ci sono voluti cinque mesi di indagini serrate per risolvere l’omicidio di Silvio Fanella, considerato il “cassiere” di Gennaro Mokbel, l’ideatore della maxi frode milionaria ai danni di Fastweb e Telecom Sparkle.
Per il sequestro, finito nel sangue, di Fanella la squadra mobile di Roma ha arrestato Manlio Denaro di 56 anni, dipendente di una palestra al Fleming, considerato dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini della direzione distrettuale antimafia il mandante del delitto; Emanuele Macchi di Cellere, ex Nar, finito in manette a settembre mentre tentatava di lasciare l’Italia in barca a vela; Gabriele Donnini, Carlo Italo Casoli e sua figlia Claudia (ai domiciliari), i quali secondo il gip Bernadette Nicotra, che ha firmato le misure restrittive, fornirono appoggio logistico al commando che il 3 luglio uccise accidentalmente Fanella, al quale voleva estorcere il nascondiglio del “tesoro” nascosto, ricavato dai fondi neri della truffa Fastweb-Telecom. Il commando, composto da un ex militante di Casapound in Piemonte e da due ex estremisti di destra finì in manette nei mesi scorsi.
E per un giallo che si risolve si scoprono fili che rimandano a quell’intreccio di criminalità, alleanze tra ex estremisti di destra e fiumi di denaro, che sono il cuore dell’inchiesta su Mafia Capitale. Tanto che quasi un anno prima del tentato sequestro di Fanella nel cuore della Roma bene, alla Camilluccia, finito nel sangue, Massimo Carminati, il presunto capo di Mafia Capitale, illustrava al suo braccio destro Riccardo Brugia i contrasti tra Mokbel e Manlio Denaro, spiegando che quest’ultimo era determinato a mettere le mani sul tesoro della truffa, circa 50 milioni di euro tra contanti e diamanti, poi ritrovati in parte dai carabinieri in un casale del frusinate. C’è poi il giallo della cabina telefonica in via Flaminia Vecchia 742, utilizzata da Denaro per parlare in codice con i sequestratori,  e da Carminati per i suoi affari. Cabina che però era controllata dagli investigatori nell’ambito dell’operazione Mondo di Mezzo.
METRO

18 Dicembre 2014
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