Fiorella Mannoia sbarca al Lingotto

MUSICA Ad aprile ha compiuto sessant’anni, dei quali 46 vissuti nel mondo della musica. La vicenda artistica di Fiorella Mannoia inizia nel lontano 1968, quando giovanissima debutta al Festival di Castrocaro e incide poi alcuni 45 giri. La popolarità su larga scala arriverà però negli anni Ottanta, prima in chiave pop con “Caffè nero bollente” e, in seguito, con una svolta più ambiziosa che la vedrà diventare l’interprete preferita dei cantautori italiani.
Un traguardo importante, che la cantante romana ha celebrato con un album antologico, “Fiorella”, impreziosito da illustri collaborazioni, da Celentano a Sangiorgi, da Battiato a Ferro, dalla Pausini a Ligabue e Ruggeri.
A fine novembre è partito il tour, che sta raccogliendo successi un po’ ovunque, con raddoppi di serata. E così sarà anche al Lingotto: già sold out venerdì, restano biglietti per sabato (ore 21, euro 40.25/63.25).
Ma non c’è intento autocelebrativo in questo spettacolo, che si propone di essere una festa per ballare, cantare e pensare. Un recital coinvolgente e divertente, dove ritroveremo classici come “Sally” e “Come si cambia”, sino al recente singolo “Le parole perdute”.
Nell’attesa, ecco per domani sera dalle 19 al Blah Blah l’iniziativa The Hidden Records and Food, connubio fra cibo vegano e musica in vinile fra jazz, soul, funk, elettronica e dintorni. A seguire, ore 22.30, il concerto dei rockettari piacentini An Harbor. 
DIEGO PERUGINI