TANGENTI
8:18 pm, 11 Dicembre 14 calendario

La corruzione si mangia il Pil

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il fenomeno della corruzione in Italia diminuisce gli investimenti esteri del 16% e fa aumentare del 20% il costo complessivo degli appalti. Tra il 2001 e il 2011, la corruzione ha “mangiato” 10 miliardi di euro l’anno di prodotto interno lordo per complessivi 100 miliardi in dieci anni. Le aziende che operano in un contesto corrotto crescono in media del 25% in meno rispetto alle concorrenti che operano in un’area di legalità. E, in particolare, per le piccole e medie imprese hanno un tasso di crescita delle vendite di oltre il 40% inferiore rispetto a quelle grandi. È quanto emerge da uno studio di Unimpresa sui costi dell’illegalità.
Urge un intervento rapido
Per il presidente dell’associazione, Paolo Longobardi, «i casi di Roma, del Mose e dell’Expo rendono urgente un intervento serio da parte del Governo e del Parlamento per ridurre i costi dell’illegalità che gravano sulle imprese. Speriamo che i nuovi provvedimenti annunciati da Renzi siano davvero la volta buona». Lo studio di Unimpresa parte dal presupposto che il costo della corruzione nell’Ue raggiunge i 120 miliardi di euro l’anno, pari all’1% del Pil dell’Unione europea. La corruzione può far aumentare del 20% i costi complessivi dei contratti di appalti pubblici. Non è facile calcolare i costi economici complessivi del fenomeno che si stima sfiori il 5% del Pil a livello mondiale (con più di 1.000 miliardi di dollari di tangenti pagate ogni anno). Ai danni economici vanno poi aggiunti quelli altrettanto gravi del degrado etico e sociale: la corruzione altera la libera concorrenza e favorisce la concentrazione della ricchezza in capo a coloro che accettano e beneficiano del mercato della tangente. Secondo lo studio dell’associazione, «quando la corruzione assume carattere endemico e pervasivo, essa diviene sistema, in grado di falsare la rappresentanza democratica e compromettere la stabilità governativa di un Paese».
A Bruxelles nasce l’intergruppo
Nasce all’Europarlamento l’intergruppo anticorruzione. La conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha dato il via all’intergruppo che per i prossimi 5 anni di legislatura si occuperà di “Integrità, trasparenza, anticorruzione e crimine organizzato”. L’organismo seguirà le proposte e le iniziative in termini di trasparenza e anticorruzione nelle Istituzioni europee e nei 28 Stati membri ed è stato in questi mesi sostenuto con forza da un ampio network di associazioni della società civile, tra cui Riparte il futuro, Transparency International e Alter Eu. «È il segnale che aspettavamo – afferma Franco La Torre, dell’ufficio di presidenza di Libera – ma continueremo a vigilare affinchè si raggiungano risultati concreti».
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11 Dicembre 2014
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