Insinna: “Fare Baymax è un vero regalo di Natale”

CINEMA. È bianco latte, alto e grosso. Somiglia a un pupazzo di neve ma, in realtà, è pieno d’aria e sgonfiabile. È Baymax, robot progettato “per prendersi cura delle persone” e pronto a salvare chiunque capiti sottomano. È l’irresistibile protagonista di Big Hero 6 (dal 18 al cinema dopo l’anteprima il 13 a Courmayeur) dai creatori di Frozen, che nella versione italiana ha la voce di Flavio Insinna che doppia con Virginia Raffaele e a Moreno che ha scritto e interpretato Supereroi in San Fransokyo, futuristica città che fa da cornice.
Com’è entrato Insinna nel corpo gonfiato di Baymax?
Come un bambino cui è stato dato in anticipo il regalo di Natale. Questo film è stato un dono per me. Chi non vorrebbe essere ciò che io sono per un’ora e mezza soprattutto in Italia…
In che senso?
In un paese in cui i cittadini sono calpestati e dove si taglia pure sulla sanità chi non vorrebbe a casa un operatore sanitario come Baymax?
Faticoso trovare la giusta voce di un robot umano?
Sì, perché non doveva essere umana ma neppure robotica. Ma io, grazie alla disistima che nutro verso di me, rifaccio le cose fino a quando non mi sembrano perfette. Anche qui.
Cosa ama di più della storia?
Il fatto che si tratti di quelle amicizie improbabili alla Arma Letale che adoro, perché hanno un potenziale enorme, come qui l’incontro tra il gigante e il bambino che non lo vuole all’inizio ma ne ha bisogno.
Cosa c’è nel suo futuro prossimo venturo?
Il mio primo romanzo La macchina della felicità: una storia d’amore.
SILVIA DI PAOLA