Trasporti
7:26 pm, 10 Dicembre 14 calendario

Treni pendolari sempre più cari e affollati

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA «Altro che Sblocca Italia, serve uno Sblocca treni: Governo e Regioni s’impegnino per potenziare davvero il trasporto pubblico su ferro». È l’appello lanciato da Legambiente con la campagna Pendolaria. L’associazione ricorda che dal 2010 a oggi in Italia ci sono stati complessivamente tagli pari al 6,5% nel servizio ferroviario regionale con punte di 1 treno ogni 5. Inoltre, rispetto al 2009, le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25%.
Nessun investimento adeguato
Intanto – denuncia Legambiente – le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, in larga parte dei casi non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni per recuperare la situazione. Fra il 2011 e il 2014 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari al 21% in Abruzzo e al 19% in Campania e Sicilia. Mentre le tariffe vanno alle stelle: il record di aumento del costo dei biglietti dal 2011 ad oggi è stato in Piemonte con un +47%, mentre è stato del 41% in Liguria, del 25% in Abruzzo e Umbria, a fronte di un servizio che non ha avuto alcun miglioramento.
Guasti e soppressioni
Dunque meno treni, spesso in ritardo, guasti o soppressi, con carrozze vecchie e sovraffollate. Tra le «linee infernali» Legambiente ha individuato le peggiori 10: la Roma Termini-Ciampino-Castelli Romani, la Circumflegrea, la Bergamo-Milano, la Siracusa-Ragusa-Gela, la Portogruaro-Venezia. E ancora la Catanzaro-Lido-Lamezia Terme, la Salerno-Potenza e la Campobasso-Isernia-Roma. A queste si aggiungono le linee cancellate, come è accaduto in Piemonte con 14 linee tagliate in 3 anni o per il collegamento Cremona-Piacenza. Una scelta che ha portato a cambi obbligati e in alcuni casi a tempi di percorrenza raddoppiati.
METRO

10 Dicembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo