MAFIA CAPITALE
7:54 pm, 9 Dicembre 14 calendario

Il prefetto indagherà sul Comune di Roma

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro indagherà sul Campidoglio. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, gli ha conferito pieni poteri di «accesso e di accertamento» nei confronti del Comune di Roma, a seguito dell’inchiesta su “Mafia Capitale”. Pecoraro nominerà una commissione d’indagine composta da tre funzionari della pubblica amministrazione, supportati da un nucleo di esperti appartenenti alle forze di polizia. Le verifiche sugli atti del Comune per individuare eventuali infiltrazioni mafiose dureranno tre mesi, rinnovabili per ulteriori tre mesi, poi la commissione consegnerà le proprie conclusioni al prefetto, che entro 45 giorni relazionerà al Viminale. Una mossa, dunque, che sembrerebbe allontanare l’ipotesi di scioglimento del Comune.
Nessuna sorpresa dai primi interrogatori
E intanto sono stati ben poco risolutori gli interrogatori di garanzia: quattro indagati finiti agli arresti domiciliari si sono difesi davanti al gip Flavia Costantini e hanno respinto le accuse, negando di far parte del sodalizio criminoso che ruota attorno all’ex estremista nero Massimo Carminati. Oggi l’atto istruttorio riguarderà altre quattro persone che sono ai domiciliari. Per domani, intanto, sono fissate le prime udienze davanti al tribunale del riesame. Fra queste quella che riguarda Carminati.
Le quattro mosse di Renzi
Guerra “senza sconti” alla corruzione. La annuncia il premier Renzi, facendo sapere che domani in Cdm andranno quattro provvedimenti: per alzare la pena minima sulla corruzione da 4 a 6 anni («se hai rubato puoi patteggiare ma un po’ di carcere lo fai»); per semplificare la confisca dei beni; per recuperare il maltolto («sino all’ultimo centesimo») e per allungare i tempi di prescrizione.
Ciotti: un furto di dignità
«La corruzione sottrae denaro che potrebbe essere investito per dare dignità alle persone. Il problema non è solo chi fa il male, ma quanti guardano e lasciano passare. È una società che ruba a se stessa. Mi stupisco di chi si stupisce di quello che è accaduto a Roma». Così don Luigi Ciotti, presidente di Libera, nella Giornata mondiale contro la corruzione: «Corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia». L’associazione Libera ha presentato al Parlamento europeo un’agenda di priorità contro corruzione e crimine organizzato.
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9 Dicembre 2014
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