Cinema
7:22 pm, 8 Dicembre 14 calendario

Murrey: “Odio i bambini tranne Jaeden Lieberher”

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Adora le scommesse, ama l’alcol, va inseminando spogliarelliste, ma ha anche una moglie che sta morendo e nessuna voglia di avere amici. Per cui cosa può succedere quando la nuova vicina (Naomi Watts), separata con figlio, gli butta giù la staccionata, il ramo gigante di un albero secolare e gli distrugge l’auto? Di tutto.
È “St. Vincent”, dal 18 nei cinema, divertentissima storia di rinascita interpretata da Bill Murray (l’ubriacone impenitente) e Jaeden Lieberher (il ragazzino allo sbando). Un film, che ci racconta Murray, nasce da un santo: «Sembra incredibile ma è vero. Un giorno la nipotina del regista, Ted Melfi, da lui adottata alla morte del fratello, rientrò a casa con un compito da fare: “Parla del Santo cattolico che più ti ha colpito e descrivi una persona della tua vita che ha delle qualità simili al Santo prescelto”. La ragazzina scelse San Guglielmo di Rochester, patrono dei bambini adottati, e Melfi. L’idea del film nasce da qui e, anche se io non amo di solito lavorare con bambini, devo ammettere che Jaden è stato instancabile come un adulto».
E in mezzo a loro due come si è trovata la “signora della notte” Naomi Watts in versione gravida? «Ho passato ore a guardare video e a cercare su Internet modi, atteggiamenti e dialetti di donne alla ricerca di una via di fuga, che però io dovevo interpretare col sorriso e non era la cosa più semplice. Ma, alla fine, il vero terrore era essere all’altezza di lavorare con un genio comico come Bill Murray che sapevo avrebbe improvvisato  di continuo sul set. Come in effetti ha fatto!».
SILVIA DI PAOLA
 

8 Dicembre 2014
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