FAMIGLIE
6:16 pm, 8 Dicembre 14 calendario

La grande stangata su bollette e trasporti

Di: Redazione Metronews
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ROMA Nel passaggio al nuovo anno sui bilanci delle famiglie italiane gravano delle pesanti insidie. E non si tratta solo del saldo Imu-Tasi in arrivo. Secondo l’Osservatorio “prezzi e mercati” dell’Indis, Istituto di Unioncamere, la stangata è infatti pronta per essere servita in tavola: il prezzo al consumo dell’olio extravergine di oliva, a causa di una stagione decisamente disastrosa, potrebbe subire un aumento alla produzione del 35% a fine anno, che si tradurrà in un incremento dei prezzi al consumo di circa il 15%. E nel piatto anche il costo della pasta è destinato a salire dell’8% come conseguenza di un incremento all’origine del 40% del prezzo del grano duro.
Pendolari i più penalizzati
Ma la nota più dolente, alla lunga, è quella delle bollette e delle tariffe: quelle pubbliche locali, secondo le stime più recenti dell’Osservatorio dei prezzi, dovrebbero segnare alla fine un aumento complessivo del 9,5% nel biennio 2013-2014. A crescere sono stati soprattutto i costi per i rifiuti (+18,2% tra il 2014 e il 2013), l’acqua (+12,7%), la sanità (+6,7%), il trasporto ferroviario regionale (+6,8%), il trasporto urbano (+6%) e quello extra-urbano (+7,5%).
«Visto che il dato medio dell’inflazione nel biennio è stato dell’1,4% – spiega lo studio di Unioncamere – è fin troppo evidente come la partita tra inflazione e tariffe si stia chiudendo con un sonoro 10 a 1». Lo studio Unioncamere fa notare che sul fronte dei consumi qualcosa si sta muovendo: «L’effetto della bassa inflazione e il minor timore di un ulteriore inasprimento dell’imposizione fiscale possono aver determinano scelte di acquisto, soprattutto di auto e di elettrodomestici, divenute, dopo due anni di contenimento delle spese, ormai inderogabili». «Ma si tratta di un primissimo e ancora debole segnale – commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – certo non pienamente in grado di far recuperare al Paese la strada persa in questi anni di recessione: sfiora infatti i 7 punti percentuali il calo dei consumi delle famiglie accumulato nel 2012 e 2013».
METRO

8 Dicembre 2014
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