ebola
7:35 pm, 8 Dicembre 14 calendario

Africa, affrontiamo Ebola con l’impegno dei volontari

Di: Redazione Metronews
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ROMA Più di 15 mila persone infettate e oltre 5.400 morti da marzo ad oggi. I numeri del bilancio disastroso del virus Ebola parlano da soli. Senza contare che molti paesi dell¹Africa occidentale erano già strutturalmente deboli e che questa emergenza avrà ripercussioni enormi sul tessuto sociale di Guinea, Sierra Leone e Liberia.
Qui in Italia e in altri paesi occidentali, l’attenzione verso Ebola ha spesso assunto i toni dell’allarmismo, dell’ignoranza, della diffidenza o addirittura del razzismo. Si finisce spesso per oscurare la realtà dei fatti e quindi la vita quotidiana di chi in Africa sta lottando contro il virus, di chi ha perso figli, genitori, amici e rimane con la paura di ammalarsi; ma anche di chi (medici, infermieri, operatori della comunicazione o della logistica di organizzazioni locali ed internazionali) è impegnato in prima linea. Non si parla di chi è partito, anche dall’Italia, per aiutare o per raccontare seriamente (in questa categoria purtroppo molti pochi) quello che sta accadendo.
Per questo non potrà che fare bene all’opinione pubblica e alla stampa italiana, l’evento organizzato alla Camera dalla Presidente Boldrini, che tenta di rimettere al centro dell’attenzione come la vera battaglia per salvare vite umane avvenga altrove. Sarà tra l’altro un occasione per dare un volto anche alle organizzazioni impegnate in prima linea, tra cui ActionAid.
Per me sarà l’occasione per spiegare che amici e colleghi in Sierra Leone e Liberia stanno facendo i conti non solo con il costo umano dell’epidemia, ma anche con quello economico, sociale e politico. C’è una storia di coraggio e determinazione che mi pare utile raccontare: quella della collega Christal Da-Thong. Liberiana di nascita, dopo 18 anni vissuti nel Regno Unito, ha lasciato la sua famiglia a Londra e da cittadina inglese, è tornata nel proprio paese per impegnarsi con ActionAid. Christal accompagna quotidianamente i team impegnati sul campo, documentando quello che sta accadendo e raccogliendo a sua volta testimonianze e storie utili a far capire come si possa evitare il contagio. I suoi sforzi sono volti a spiegare alle comunità più emarginate come proteggersi da Ebola e come riconoscerne i sintomi; ma anche ad attività di distribuzione di kit sanitari e beni di prima necessità alle famiglie in quarantena nelle aree più periferiche.
Ci sono tante Christal nei paesi dove Ebola corre ed anche in questa occasione ActionAid valorizza sempre il personale locale che conosce sempre meglio la situazione ed, essendo legato alla propria terra ed il proprio popolo, è mosso da un¹energia potentissima.
Oggi però avrò anche l¹onore di parlare del viaggio di Claudio Camarca, giornalista e scrittore, che partirà a giorni per la Sierra Leone, e che nel suo viaggio incontrerà anche i colleghi di ActionAid. Il suo lavoro, il nostro lavoro deve servire a ricordare che la lotta al virus Ebola riguarda tutti noi, come ogni fattore in grado di produrre povertà ed esclusione sociale.  Non perché dobbiamo vivere con la paura del contagio, ma perché questa catastrofe in Africa è ancora una volta il frutto delle disparità economiche che caratterizzano l¹attuale modello di sviluppo globale. E richiede quindi l’impegno di tutti noi. ActionAid sta facendo il possibile, se vuoi saperne di più e dare il tuo aiuto: http://www.actionaid.it/campaign/emergenza-ebola oppure chiama 02.742001
MARCO DE PONTE, segretario generale di ActionAid Italia

8 Dicembre 2014
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