Fiorentina-Juventus Montella ed Allegri vogliono i tre punti

CALCIO La Juve di Massimiliano Allegri ha sempre vinto in novembre e la Fiorentina di Montella arriva da due successi di fila: ora saranno l’una contro l’altra, con addosso anche il ricordo indelebile del 4-2 dell’anno passato. E se Allegri all’epoca sedeva sulla panchina del Milan, certo conosce perfettamente l’antefatto così come sa che qualcuno ha storto il naso per il modo in cui i bianconeri hanno vinto il derby domenica scorsa: «Non c’è alcuna insicurezza in noi, anzi – ha spiegato -.  Affrontiamo una squadra che gioca un buon calcio ed è una rivale storica della Juve. L’Atletico Madrid martedì? Ci penseremo dopo, avendo in testa l’obiettivo degli ottavi di finale e la voglia di stabilizzarci tra le prime otto d’Europa». L’ordine è chiaro e vale da subito: «Fare ancora meglio, perché possiamo migliorare alcuni aspetti del nostro gioco”. Intanto, ci sono da affrontare cinque partite in 18 giorni con una rosa ridotta e possibili novità di formazione: invece di difesa a quattro e Padoin terzino destro, pare possibile il ritorno alla difesa a tre (con Ogbonna) e un attacco formato da Llorente e Coman.
Montella “Pretattica? Con loro non serve”
Montella gioca invece a carte scoperte perché «non credo che una squadra come la Juve possa avere difficoltà davanti a qualche sorpresa». Gomez («è al 100%, ci darà tantissimo») con Cuadrado, allora, e Babacar in panchina:  «Chiedo ai miei giocatori freddezza, cuore e sacrificio. Dimentichiamoci il 4-2 dell’anno scorso e cerchiamo di fargli male con il nostro gioco: pazienza se questo significa concedere qualcosa. Sarà dura per noi, ma anche per loro». Non è una minaccia: semmai, una promessa di bel gioco.
DOMENICO LATAGLIATA