Peter Jackson “emozionato e triste” presenta l’ultimo Hobbit

CINEMA E anche per Il Signore degli Anelli arrivò il The end. Definitivo. Cala il sipario sulla saga del geniale Peter Jackson che ha saputo rendere autoriale e pop insieme la complessa pesantezza di Tolkien. Dal 17 dicembre nei nostri cinema Lo Hobbit. La battaglia delle Cinque Armate,  ultimo delle seconda trilogia di Jackson, va dritto alla fine, con i suoi 144 minuti che nella loro cupezza faranno impazzire i fan nell’ultimo incontro di uomini, nani e orchi. Una saga lunga 13 anni, 6 film, 17 Oscar e ben 36 nomination, sigillata dalle parole di Jackson: «Mi piacerebbe che tra vent’anni il pubblico pensi a un’unica saga di sei capitoli, magari  rivedendoli nell’ordine cronologico della storia, e pensare che nel lontano 1995 io e mia moglie iniziammo a lavorare a una trilogia che avrebbe dovuto condensare e contenere Il signore degli anelli e Lo Hobbit».
Intanto pronti e via, con respiro sospeso per quest’ultimo atto che vedrà Uomini, Elfi e Nani  affrontare l’armata di Orchi, Mannari, pipistrelli e che Jackson ha presentato confessando di essere “emozionato e triste davanti a quella che per me è la fine di una fase della mia carriera”. Ma per lui questo “è anche il compimento di un sogno, quello di portare al cinema l’universo mitologico di Tolkien che mi portavo dietro da sempre, sin da bambino”.
Mitologia e battaglia. Con uno scontro finale, realizzato tra 48 cineprese Red Epic, 3D e miracoli del digitale all’ennesima potenza,che non dimenticheremo.
SILVIA DI PAOLA