ROMA CRIMINALE
10:02 pm, 3 Dicembre 14 calendario

Mafia Capitale, coi pm il “Nero” non parla

Di: Redazione Metronews
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ROMA Massimo Carminati, il “Nero” di quel romanzo criminale che a Roma non conosce la parola fine, non ha risposto alle domande del Gip Flavia Costantini. Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito della maxi inchiesta “Terra di Mezzo” sulle infiltrazioni della malavita nella politica romana e negli appalti. Un’indagine che per la prima volta ipotizza il reato di associazione mafiosa nella Capitale. Scena muta anche per Salvatore Buzzi (l’uomo delle coperative) e altri 11 indagati (attualmente detenuti in carcere) .
L’unico a rispondere è stato Franco Panzironi, ex ad di Ama, ma la sua versione non avrebbe convinto il Gip. Ha negato di aver ricevuto soldi dal sodalizio criminale (secondo le indagini percepiva regolarmente 15 mila euro al mese), spiegando poi che i fondi elargiti dal gruppo che fa capo a Carminati e destinati alla Fondazione Nuova Italia, il cui presidente è Gianni Alemanno, erano un «fatto normale» e che ogni donazione era registrata. Alemanno ieri ha rassegnato le dimissioni da tutti gli incarichi da Fratelli d’Italia con una lettera al presidente del partito Giorgia Meloni.
Dalle indagini emerge anche un filone che riguarda la Regione Lazio: secondo gli inquirenti il gruppo criminale era interessato a una «non meglio precisata gara d’appalto da 60 milioni» per la quale lo stesso Carminati spiegava ad altri sodali che il referente sarebbe stato Luca Gramazio, consigliere regionale di Fi (già consigliere capitolino). Gli investigatori in mattinata hanno setacciato gli uffici della Regione.
Il Pd romano commissariato
Il premier Matteo Renzi ha annunciato di aver commissariato il Pd romano, a seguito dell’inchiesta su mafia capitale e di aver chiamato il presidente Dem Matteo Orfini per fare chiarezza su quanto successo. «È una vicenda agghiacciante. Spero che gli esponenti del Pd coinvolti dimostrino la loro innocenza, ma emerge l’immagine di un partito a Roma che va rifondato e ricostruito su basi nuove. Le modalità saranno decise dalla segreteria nazionale» ha detto Orfini.
Sulla presunta cupola romana la presidente della Camera Laura Boldrini ha detto: «Trovo deprecabile l’idea che si possano fare affari sulle spalle delle persone più deboli e vulnerabili» ha detto, riferendosi alla gestione di campi rom e centri per i rifugiati da parte del braccio destro di Carminati, Buzzi, considerato il “ras” delle coop sociali. Un affare che lo stesso Buzzi definiva più redditizio del traffico di droga.
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3 Dicembre 2014
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