Gabriele Salvatores
6:15 pm, 1 Dicembre 14 calendario

Gabriele Salvatores: “Un sogno evocare fantasmi!”

Di: Redazione Metronews
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CINEMA «Se c’è una cosa che adoro è evocare fantasmi». Parola di Gabriele Salvatores per cui il cinema è anche questo: evocare altri mondi e cavalcare, a volte, sul filo sottile e superelastico che divide realtà e sogno. Per questo si è tuffato voluttuosamente nella storia di un supereroe per caso. Appunto Il ragazzo invisibile che dà il titolo al suo ultimo film, dal 18 dicembre nei nostri cinema.
Ha realizzato un sogno raccontando l’invisibilità?
Dopo Nirvana ho pensato che girare l’invisibile era il mio solo sogno impossibile. Invece eccomi qua. Ma senza il superpotere che mi è arrivato con l’Oscar col mio terzo film, Premio Oscar che io ho vissuto persino con senso di colpa e che ha generato anche grandi responsabilità non me lo avrebbero fatto fare.
Con che effetti speciali?
Tutti quelli a disposizione per un film italiano, da quelli antichi a quelli che ormai costruiscono immagini in postproduzione.
Ma da adolescente amava i supereroi io il fantasy?
Non molto, ma ho amato Batman da adulto. E anche Spiderman, e mi viene in mente anche il film con vampiri di Lasciami entrare, anche se non è un fumetto, ma è questo l’approccio al fantasy che mi piace.
Quindi attraverso l’invisibilità del supereroe lei racconta l’adolescenza?
Sì, l’adolescenza in cui è capitato a tutti di sentirsi invisibili e di desiderare un potere speciale almeno per un giorno, come canta Bowie.
Lei quanto somiglia al suo ragazzo invisibile?
Moltissimo, ma io sono stato salvato da una chitarra. Erano altri tempi.
SILVIA DI PAOLA

1 Dicembre 2014
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