Aids
8:39 pm, 30 Novembre 14 calendario

Hiv, le ragazze rischiano il doppio dei maschi

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’Hiv è (anche) donna. Secondo gli ultimi dati internazionali nel mondo aumenta la popolazione femminile che convive con il virus e ogni minuto una giovane viene contagiata soprattutto per via sessuale, con tassi di infezione, tra le ragazze fra i 15 e 24 anni, doppi rispetto a quelli dei coetanei maschi. Numeri che si intrecciano nella giornata mondiale per la lotta contro l’Aids. E che riaccendono i riflettori su una malattia che, anche se non più mortale, continua ad essere una minaccia planetaria di cui non si parla abbastanza. Ancora meno all’altra metà del cielo.
Come sottolinea l’infettivologa Antonella D’Arminio Monforte, membro dello Sterring Commitee del progetto See Us e fra i massimi esperti italiani di Hiv femminile: ” Le donne sono la parte più debole, vengono contagiate dai propri compagni, fidanzati, mariti che hanno avuto rapporti occasionali spesso di tipo bisessuale. E in molta parte del mondo devono tacere perché se si sapesse della loro malattia verrebbero cacciate. Anche per questo esiste ” See Us: Women Take a Stand on Hiv (Unisciti a noi! Le donne prendono posizione contro l’Hiv)”la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla International Association of Providers of Aids Care. Per dare una risposta corretta ai particolari problemi affrontati da chi convive con il virus nelle diverse fasi della vita femminile, l’adolescenza, l’età fertile, la menopausa”.
E in Italia?
Da noi non c’é un aumento così evidente di casi femminili come nel sud del mondo. In generale per quanto riguarda le nuove infezioni da Hiv esistono due fasce di contagiati. Gli eterosessuali che non ritenendosi un gruppo a rischio arrivano tardi alla diagnosi, magari per un controllo casuale ( il 25% dei sieropositivi non sa di esserlo). E i giovani omosessuali di 18,20 anni con l’infezione acuta. Per questi ultimi sta diminuendo l’età del contagio.
Quali sono le azioni di contrasto, di prevenzione?
Le campagne per combattere il virus non sono mai state davvero incisive, specie in Italia. Ora, poi, non ci sono fondi. La prevenzione,di fatto é affidata alle iniziative dei volontari.
E le cure?
Non eliminano l’Hiv, possono solo “addormentarlo”. Ci sono farmaci innovativi, meno tossici del passato, come gli inibitori delle integrasi, ma comunque la terapia di combinazione ha raggiunto attualmente successi duraturi, se presa costantemente.
Cosa direbbe a chi segue questa nuova, orribile moda di volersi contagiare volontariamente, per “non usare i profilattici e vivere il sesso in libertà”?
Che é un insulto a tutte le persone che di aids sono morte.
LUISA MOSELLO

30 Novembre 2014
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