Usa
8:56 pm, 26 Novembre 14 calendario

Proteste negli Stati Uniti Non si ferma la rabbia nera

Di: Redazione Metronews
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USA Seconda notte di proteste a Ferguson e in molte grandi città americane dopo che il gran jurì del Missouri ha deciso di non incriminare l’agente che ad agosto uccise un 18enne afroamericano e disarmato nel sobborgo di Saint Louis. Il presidente americano Barack Obama, in un discorso a Chicago, ha rinnovato il suo appello alla calma (“A quelli che pensano che quanto  successo sia una scusa per la violenza dico che non ho per  loro nessuna solidarietà”), ma intanto ha parlato l’agente che ha ucciso il giovane nero, dicendo di non avere colpe né rimorsi: “Non è stata un’esecuzione: ho fatto solo il mio dovere e per questo ho la coscienza a posto. Mi ha aggredito, ho reagito”.
Ferguson è letteralmente blindata da 2 mila agenti della Guardia Nazionale. Nonostante la massiccia presenza militare, nella serata di martedì ci sono state tafferugli e tensioni: le forze di sicurezza sono dovute intervenire con lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Sono state arrestate 44 persone. Gli spari che hanno ferito due poliziotti non sarebbero però collegati agli eventi in corso.
L’indignazione però non si ferma nel resto del Paese: cortei si sono snodati in 170 città di 37 Stati di tutto il Paese. Washington, New York, Los Ángeles, Atlanta, Boston, Philadelphia, Oakland e Seattle sono state teatro delle maggiori manifestazioni, con incidenti sporadici e alcuni arresti.
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26 Novembre 2014
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