violenza
8:26 pm, 24 Novembre 14 calendario

Quegli uomini in cura perchè odiano le donne

Di: Redazione Metronews
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Roma Ogni due giorni in Italia viene uccisa una donna, 179 in un solo anno, il 2013, che è stato il peggiore per i femminicidi secondo il rapporto Eures. Crescono  al Sud (+27%) e raddoppiano al Centro, mentre il Nord detiene il record di uccisione di donne in famiglia. Tutta l’Italia si mobilita per il 25 novembre, data scelta nel 1999 dalle Nazioni Unite come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Numerosissimi gli eventi in tutta Italia. E c’è un numero: 1522, per un’assistenza immediata e per le denunce.
Gruppi di ascolto crescono
Firenze, Modena, Roma, Torino, e poi Settimo, Chivasso, Valchiusella, Pescara, Bari. La mappa d’Italia si sta riempendo a macchia di leopardo di centri, gruppi di ascolto, comunità di uomini che sentono di avere un problema di aggressività e violenza. Il nocciolo di un disagio molto grave, contro le donne. Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne loro, i maschi, si interrogano cosa possono fare, e cercano di rompere il silenzio sfatando un tabù: gli uomini che odiano le donne esistono. Ma a volte si pentono. Il Cam è il centro ascolto uomini maltrattanti di Firenze ed è diretto da uno psicoterapeuta, Mario De Maglie, che spiega: «La violenza non è una malattia genetica, non è scritto nel Dna, è una scelta. Noi spieghiamo agli uomini di poter scegliere altro».
Partire dalla presa di coscienza
I centri organizzati in associazione in Italia sono 11 ma i gruppi di ascolto che si avvalgono di psicoterapeuti sono almeno 70. In tutta Europa sarebbero almeno 300, come ha raccontato il Parlamento in un’indagine l’anno scorso. Il punto di partenza è la presa di coscienza: focalizzare il fatto di avere un problema a rapportarsi con l’altro sesso e soprattutto con le persone che si amano. Il percorso non ha una durata precisa e varia a seconda dei singoli casi.
STEFANIA DIVERTITO

24 Novembre 2014
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