Nazionale-club Agnelli punzecchia Antonio Conte

calcio C’eravamo tanto amati. Il grido d’allarme sulla nazionale “abbandonata” di Antonio Conte versione ct azzurro («sto lavorando per il nostro calcio in via d’estinzione, sento tante chiacchiere e pochi fatti») ha avuto molti consensi (non ultimo, quello di Matteo Renzi): tranne uno. Quello di Andrea Agnelli, gran capo della Juventus, che ieri ha risposto senza troppi giri di parole all’ex timoniere della sua squadra: «Il rapporto con i club è sempre lo stesso, noi rispettiamo i regolamenti, ci sono delle date ufficializzate dalla Fifa con largo anticipo e noi sappiamo che in queste date bisogna rilasciare i giocatori. Non capisco la difficoltà del rapporto coi club, il ct  Deschamps chiama Pogba o Coman quando lo ritiene opportuno e questo vale per tutti i selezionatori. La Juve deve avere l’orgoglio di essere tra i maggiori fornitori di giocatori alla Nazionale». E  poi, più nello specifico «negli ultimi 80 giorni i giocatori ne hanno trascorsi 30 nelle nazionali, non capisco le difficoltà». In tutto questo va detto, però, che Conte da allenatore della Juventus ha anch’egli tenacemente difeso le prerogative del club.
Tavecchio sta con Conte
Il capo della figc la pensa diversamente. «Ci rendiamo conto del suo sfogo:   la buona notizia emersa nell’ambito del Consiglio è che la settimana prossima si aprirà un tavolo tra Conte e la Lega per individuare ipotesi di soluzione che tengano conto dei suoi desiderata».
(metro)