calatrava
10:15 am, 14 Novembre 14 calendario

Ponti e grattacieli opere belle e impossibili

Di: Redazione Metronews
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 Una tegola da 3,8 milioni di euro potrebbe abbattersi  sull’archistar catalana Santiago Calatrava, per la progettazione e i costi lievitati per il Ponte della Costituzione, il quarto sul Canal Grande, a Venezia. È il conto presentato dalla Procura della Corte dei Conti del Veneto. Il disegno fu regalato dall’architetto al Comune: ma a conti fatti nel prezzo finale ci sarebbe rientrato benissimo. 
Un progetto «sbagliato fatto come un’opera stradale», sostiene l’accusa, costato il doppio del previsto. «Un bel ponte – ha risposto la difesa – con la spesa cresciuta a causa delle opere accessorie e niente da imputare al suo ideatore». 
Opere e polemiche
Non è l’unica opera eccellente finita sotto accusa in Italia. Più di una volta il richiamo dell’architetto famoso in tutto il mondo diventa poi materia di scontro. 
Il progetto fu lanciato, nel 1996, dall’allora sindaco Massimo Cacciari con una previsione di spesa pari a 6,7 milioni di euro da realizzare in 456 giorni dal 2001. Tempo dilatatosi fino al 2008 con un costo salito a 11,276 milioni di euro e un mare di polemiche anche per le centinaia di cadute avvenute su quei gradini. Numerose le varianti d’opera necessarie dopo aver scoperto che il materiale in acciaio previsto non era compatibile con l’opera progettata, che i gradini sono scivolosi e che quelli in vetro si rompono. 
Sotto accusa anche la scelta di far spingere l’arcata sulle due rive, morfologicamente variabili a Venezia. 
Per le difese, si tratta di  un’opera d’arte funzionante e che ha visto salire i costi «per scelte in alcune fasi di realizzazione che hanno improntato alla massima sicurezza». Anzi l’architetto catalano aveva previsto la rottura di 2 gradini in vetro l’anno, e il rischio danneggiamento per vandalismi: «Il ponte è in piedi ed è bellissimo». Anche se sette gradini sono tutt’ora rotti e, sul lato della ferrovia, ci sono delle increspature sospette del selciato come documentato con foto di due giorni fa fornita in udienza.
C’è un lungo elenco di opere “belle e impossibili”:
La Nuvola di Fuksas
La data di consegna del centro congressi dell’Eur di Roma resta vaga: 10 varianti in 6 anni hanno fatto lievitare di 34 milioni e mezzo il costo.
Grattacieli di Kenzo Tange.
Il centro direzionale di Napoli ha molte criticità: sprofonda ogni anno di qualche cm per le falde acquifere; l’area sottostante è in stato di abbandono.
Stazione Tav di Afragola
La stazione dell’archistar Zaha Hadid doveva essere completata nel 2008, poi nel 2011. Prossima data: giugno 2015. Ma i lavori sono in alto mare.
La Foster di Firenze
La stazione prende il nome dallo studio Foster.  Il cantiere aperto e già fermo: la Tav sotto Firenze divide e per gli architetti della città è perfettamente inutile.
STEFANIA DIVERTITO

14 Novembre 2014
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