Cinema
6:26 pm, 13 Novembre 14 calendario

Il regista di Hunger Games “Ho vinto la mia sfida”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Cresce l’attesa per l’uscita nelle sale, il 20 novembre,  di “Hunger Games: il canto della rivolta”, in cui Katniss Everdeen è ancora una volta in lotta per la sua vita e la rivoluzione. Il regista Francis Lawrence spiega a Metro come ha vissuto la lavorazione del film, il suo irrompere nella realtà con l’adozione del saluto del film nella protesta antigolpista tailanedese lo scorso giugno, e la  reazione alla morte di Philip Seymour Hoffman, uno dei membri del cast.
Qual è stata la sua più grande sfida nel girare questo film?
Sicuramente il cambiamento strutturale, narrativo e di tono della storia. Ci stavamo preparando per girare “Il canto della rivolta” mentre eravamo ancora nella fase di post produzione deli “Cathing Fire”: un periodo in cui c’era una vera e propria sovrapposizione tra le due pellicole. È stato molto faticoso.
A Berlino hanno appena  festeggiato il 25o anniversario della caduta del Muro. Per questo lo avete scelto come location?
No, lo abbiamo fatto per ragioni pratiche. Non volevo girare tutte le scene negli studi e Berlino era il set ideale, per  la geografia del territorio e per l’architettura.
Il film affronta il tema della vita e della morte. Cosa ha provato quando lo scorso febbraio è morto un attore del cast, Philip Seymour Hoffman?
È un’orribile perdita. È stato incredibile lavorare con Phil, era davvero un attore fantastico e aveva un talento immenso. Mai avrei pensato di perderlo così presto.
Cosa ha provato quando i manifestanti  anti-golp tailandesi hanno utilizzato il saluto di Hunger games in segno di resistenza?
Fa un certo effetto che la scena di un film rappresenti per le persone un simbolo di libertà o protesta, ma nello stesso tempo è anche inquietante. Sapere che delle persone sono state arrestate per aver fatto un gesto che è nel film direi che è molto preoccupante. Molto.
EDWARD THOMPSON- METRO WORLD NEWS

13 Novembre 2014
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