Isis
9:45 pm, 11 Novembre 14 calendario

Mistero sul califfo ma l’Isis è in crisi

Di: Redazione Metronews
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IRAQ Lo Stato islamico per la prima volta sembra alle corde. Che sia vera o meno la morte del califfo al-Baghdadi i segnali che indicano per l’Isis una possibile crisi si moltiplicano. Militari, politici, economici. Un account twitter vicino al gruppo jihadista ha annunciato la morte del califfo e la nomina del successore. Lo stesso account ha diffuso una foto del presunto cadavere di al-Baghdadi, e sulla stessa linea si è posto il giornale egiziano al-Ahram. Nessuna conferma ufficiale dal governo iracheno e dal Pentagono. Ma non è questo il punto, anche se la morte dell’abile al-Baghdadi sarebbe un duro colpo. 
Il fatto è che i raid alleati sembrano ormai in grado di colpire i quadri dell’Isis, e questo a sua volta indica che probabilmente si è imparato a raccogliere informazioni sul terreno. Insomma, sono stati reclutati agenti, spie. Si è incrinato il cerchio magico. Non lo dice tanto il ferimento di al-Baghdadi, che secondo alcune fonti potrebbe essere stato casuale. Quanto i quadri intermedi, i piccoli leader e le riunioni in corso che sono stati colpiti di recente. 
L’Isis perde anche sul terreno. A Kobane i curdi sono tornati ad avanzare. Gli iracheni hanno riconquistato Baji, i siriani Tanak, Jahar e Shaar: l’Isis ha cioè perso i giacimenti di petrolio e di gas con cui si finanzia. A Baghdad è tornato un governo inclusivo, mentre le tribù sunnite si sono schierate contro l’Isis, i cui successi del recente passato non potevano essere raggiunti senza l’appoggio dei sunniti tribali o ex-baathisti. Che forse hanno di nuovo cambiato idea. Se poi sparisse la capace leadership di al-Baghdadi, l’Isis potrebbe implodere.
OSVALDO BALDACCI

11 Novembre 2014
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