Carlo Lucarelli: “L’arte è più bella se si tinge di giallo”

TV. Novembre 1988, Bordeaux. 7 uomini aprono la tomba di Goya e scoprono il corpo dell’artista spagnolo privo della testa: dov’è finita? Che legami c’erano tra il pittore Jackson Pollock e la Cia? E Caravaggio? Non tutti sanno che, condannato a morte per omicidio, fuggì. Sono solo alcuni degli intrighi sui quali indagherà il giornalista e scrittore, Carlo Lucarelli in Muse Inquietanti, format realizzato per Sky Arte: 8 storie per 8 puntate, sul canale diretto da Roberto Pisoni da lunedì 17 (h21.10).
Lucarelli debutta su Sky Arte e mette il suo modo di raccontare e indagare i misteri al servizio dell’arte. Come nasce l’idea?
È un pensiero che avevamo da tempo. L’arte offre spunti e possibilità. Quando si dice “si legge come un giallo” significa: ti raccontiamo cose in un modo che non ti farà annoiare. E allora perché non raccontare il meglio dell’arte così? Racconteremo storie da restare a bocca aperta.
Il titolo del programma un omaggio a De Chirico?
Sì, Muse Inquietanti è il suo quadro e nel nostro caso simboleggia la parte più paurosa della storia dell’arte.
Il format l’ha scritto con 3 sue ex allieve della Bottega Finzioni a Bologna, è lì che coltiva i Lucarelli del futuro?
Sì (sorride ndr.), lo abbiamo scritto insieme. Nella Bottega ci sono molti giovani di talento che hanno idee e stanno portando avanti progetti diversi. L’obiettivo è formare nuove generazioni di autori.
Caravaggio, Goya, Van Gogh, Michelangelo. Da quale artista e da quale storia è stato ammaliato?
Rodolfo Siviero, lo 007 dell’arte, un Monuments Man italiano, parafrasando il film di Clooney. Durante la II guerra mondiale ha collaborato con la resistenza ed è riuscito a ritrovare e riportare in Italia molte opere rubate dai nazisti. Un personaggio su cui fare un film. Artisticamente mi hanno colpito tutti, in particolare Walter Sickert, accusato di esser il vero Jack Lo Squartatore. E poi Caravaggio…
Grandi misteri italiani e segreti di Stato, quale le piacerebbe approfondire e raccontare a suo modo?
Ritornare sulla trattativa Stato-Mafia da raccontare per la terza volta e spero che l’apertura degli Archivi di Stato mi permetta di essere più preciso e articolato. E poi indagare e raccontare il meccanismo che scatta nella testa di chi cede alla corruzione».
La vedremo di nuovo La tredicesima ora?
No, per ora mi concentro sul programma di Sky Arte, su due nuovi romanzi e tante idee che ho in testa.
BARBARA NEVOSI