AMBIENTE
6:13 pm, 10 Novembre 14 calendario

Un geobonus fiscale per salvare il territorio

Di: Redazione Metronews
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ROMA Un tesoretto di 2 miliardi di euro recuperato dalle casse regionali e la mappatura del rischio idrogeologico: l’unità di missione contro il dissesto guidata da Erasmo D’Angelis è nata a luglio ma ha già percorso una fetta di strada. Adesso dovrà affrontare concretamente il territorio che frana e che avrebbe bisogno di 40 miliardi di euro di investimento. Oggi in conferenza stampa verrà presentato il piano, che Metro può anticipare, e che – assicurano dall’unità di missione – presenterà una rivoluzione copernicana: puntare sulla prevenzione più che sulla gestione delle emergenze. «Da questo punto di vista non importa quanti soldi ci siano, purchè siano spesi bene». Il piano si sostanzia anche con un inedito sodalizio con il M5S: «Abbiamo collaborato con la stuttura  – spiega Samuele Segoni, deputato M5S in Commissione ambiente – e alcune nostre proposte sono finite nella loro».
Far uscire le opere di prevenzione dal dissesto-   e non più solo quelle emergenziali – dal patto di stabilità interno, introdurre un geobonus fiscale per quei privati che possano intervenire con lavori mirati, mappare le opere infrastrutturali già programmate e in essere che possano costituire un pericolo per lo sbocco dei fiumi o la tenuta degli argini. Dal 1944 al 2012 i danni del dissesto idrogeologico sono costati 61,5 miliardi di euro di soldi pubblici. Soldi spesi sopratutto per le emergenze. D’Angelis vuole invertire la tendenza. «È come se ogni 5 mesi venisse cementificata Napoli – ci dice – Spingeremo su prevenzione e affinchè nasca la legge sul consumo di suolo che in Germania hanno dal 1996».
 
SARA MELIS

10 Novembre 2014
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