Indipendentisti
9:15 pm, 10 Novembre 14 calendario

Secessionisti e mini-Stati Quelli che non amano l’Italia

Di: Redazione Metronews
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ITALIA Dopo la Scozia e la Catalogna a chi tocca? I venti indipendentisti, almeno come arma puntata contro lo Stato centrale, sembrano farsi sempre più impetuosi. E soffiano anche in Italia. Ieri il governatore del Veneto Zaia ha ribadito di voler organizzare sul modello catalano una consultazione sulla secessione del Veneto. I movimenti dell’indipendentismo sardo sono tra i più attivi nello scambiarsi sostegno con gli altri secessionisti europei. Mesi fa sul web è partita la provocazione di trasformare la Sardegna nel Canton marittimo della Svizzera.
E proprio ieri l’istituto Demos ha pubblicato un sondaggio per il quale un terzo degli italiani sarebbe favorevole all’indipendenza della propria regione: più della metà dei veneti, il 45 per cento di sardi e siciliani, un terzo degli abitanti del nord e persino del Lazio.  Forti le tradizioni  autonomiste anche in Alto Adige,  Val d’Aosta, Friuli e anche Liguria.
Di poco tempo fa un’iniziativa “Trieste Libera” che ha chiesto all’Onu di riportare la città alla condizione novecentesca di “territorio libero”.
Proprio dall’Italia sono partite iniziative politiche per unire in rete i movimenti indipendentisti europei. E tornei calcistici delle “nazioni senza Stato”.
Peraltro in Italia esistono già realtà “curiose” che pretendono di restare separate dallo Stato centrale. 
Cospaia
Un errore dei cartografia ha creato la secolare Repubblica di Cospaia. In Umbria ai confini toscani, Cospaia dal 1441 fu per secoli uno Stato indipendente perché ci fu un errore nel tracciare i confini tra lo Stato della Chiesa e la Repubblica Fiorentina.
Seborga
I cittadini di Seborga, in Liguria, tuttora eleggono un loro principe. Rivendicano  di essere un principato che nessun documento ufficiale ha mai dichiarato annesso al Regno d’Italia. I locali dicono che anche il Tribunale dell’Aja li ha riconosciuti.
Tavolara
Dal 1836 l’isola di Tavolara, in Sardegna, si dichiarò regno indipendente. La leggenda racconta che in quell’anno Giuseppe Bertoleoni ospitò sull’isola il re di Sardegna Carlo Alberto, il quale per gratitudine gli confermò a voce il titolo.
Maldiventre
L’isola sarda fu già nelle cronache per un presunto complotto secessionista negli anni 80. Nel 2008 alcuni indipendentisti proclamarono la Repubblica di Malu Ventu, ma furono sgomberati pochi mesi dopo dal Corpo Forestale.
OSVALDO BALDACCI

10 Novembre 2014
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