Contraggono la TBC e denunciano il ministero

ROMA Una famiglia romana (padre, madre e tre figli) ha presentato denuncia contro un operaio rumeno da cui avrebbe contratto la tubercolosi e contro il ministero della Salute che nel 2007, (anno in cui la Romania, dove è diffusa la tbc, entrò a far parte della Ue), non avrebbe adottato le  misure sanitarie per fronteggiare l’arrivo in Italia degli stranieri. Il caso è al vaglio del pm Attilio Pisani che sta procedendo per il reato di lesioni colpose. Stando alla denuncia, padre e figlio, operai edili, avrebbero contratto la tbc in Abruzzo dove si trovavano per lavorare in una palazzina. Il resto della famiglia sarebbe rimasto contagiato in una fase successiva. Da qui l’invito alla magistratura ad individuare eventuali responsabilità penali, oltre che nei confronti del dicastero, anche a carico dei medici e degli ospedali che non hanno diagnosticato in tempo la malattia, e del datore di lavoro che non avrebbe garantito le necessarie condizioni igienico-sanitarie.
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