giustizia
7:27 pm, 6 Novembre 14 calendario

Così cambia volto il processo civile

Di: Redazione Metronews
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Roma Sfoltire l’immenso carico arretrato agevolando il trasferimento dei procedimenti pendenti in sede arbitrale, bloccare “a monte” l’ecessivo afflusso di nuove cause con l’introduzione della negoziazione assistita e potenziare la funzionalità stessa del processo esecutivo. Sono i tre filoni principali della riforma del processo civile approvata  in via definitiva giovedì dalla Camera dei deputati con 317 sì e 182 no.
Ci si lascia dal sindaco
La novità più appariscente è la possibilità di divorziare senza mai mettere piede in un tribunale: a patto che non ci siano contenziosi tra marito e moglie, né figli minori o disabili coinvolti, trascorsi i tre anni dal momento della separazione, ci si potrà dire addio davanti al sindaco (con un doppio passaggio) o dall’avvocato. Un’altra innovazione forte – dopo i duri botta e risposta tra il premier Renzi e i magistrati nelle scorse settimane – è la prevista riduzione del periodo di sospensione feriale dei procedimenti: sarà dall’1 al 31 agosto e non più fino al 15 settembre.
Meno ferie per magistrati e avvocati
Rivista di conseguenza la disciplina della durata del periodo di ferie di tutti i magistrati professionali e degli avvocati e procuratori dello Stato: scendono da 45 a 30 giorni. Ma l’architrave della riforma è lo smaltimento delle cause pendenti, con il loro trasferimento in sede arbitrale forense. Sia nelle cause civili pendenti in primo grado che in quelle d’appello, infatti, le parti potranno congiuntamente richiedere di promuovere un procedimento arbitrale secondo le regole del codice di procedura civile. Sono escluse le cause che hanno come oggetto diritti indisponibili o vertenze in materia di lavoro e previdenza. Un’altra semplificazione prevede che le cause meno complesse passino d’ufficio, previo contraddittorio, dal rito ordinario a quello sommario. Novità, infine, in materia di ricerca dei beni da pignorare nei procedimenti di esecuzione mobiliare: l’ufficiale giudiziario avrà accesso diretto nelle banche dati pubbliche.
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6 Novembre 2014
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