Lavoro
9:05 pm, 3 Novembre 14 calendario

Occupati in aumento solo tra gli immigrati

Di: Redazione Metronews
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Milano Mentre l’Istat vede un lumicino all’uscita del tunnel – con una «graduale» fine della recessione – si scopre che anche nel vivo della crisi gli occupati stranieri in Italia hanno continuato a crescere: nel 2013 sono arrivati a 2.356.000 (+22 mila rispetto al 2012). Un dato in controtendenza rispetto a quello degli occupati italiani, che sono diminuiti di 501 mila unità, scendendo a quota 20.064.000. A dirlo è il XX Rapporto sulle migrazioni della Fondazione Ismu. Secondo la ricerca, tra il 2005 e il 2013 gli occupati stranieri sono passati da 1.169.000 a 2.356.000 (+201%). Nello stesso periodo gli occupati italiani sono diminuiti di 1.329.000 unità, passando da 21.393.000 a poco più di 20 milioni.
Lavori elementari
Sul fronte dei lavori svolti, Eurostat 2013 sottolinea che il 29% degli stranieri è impiegato in un’occupazione “elementare” (rispetto al 7% degli italiani); ma il 52,9% lavora come operaio specializzato in agricoltura, pesca, lavori artigianali o come conduttore di impianti e macchinari; il 13% svolge mansioni impiegatizie o di addetto alle vendite e solo il 5% occupa una posizione di vertice (categoria che invece copre il 35,9% degli occupati italiani). Più di 4 stranieri su 10 svolgono mansioni che richiedono competenze inferiori rispetto al titolo di studio conseguito, percentuale che tra le donne sfiora il 50%. Dal Rapporto si evince anche che dal primo gennaio al 15 ottobre 2014 gli immigrati sbarcati in Italia hanno toccato la cifra record di 150 mila unità, più del triplo di quelli sbarcati nel 2013.
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3 Novembre 2014
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