Pablo Picasso
5:13 pm, 2 Novembre 14 calendario

L’arte spagnola e il ciclone Pablo Picasso

Di: Redazione Metronews
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FIRENZE. Tra i rari nomi noti e riconoscibili anche a chi non mastica arte, e tra i pochi ad aver raggiunto un enorme successo già in vita, Pablo Picasso è un classico del ‘900.  Così, la mostra con la quale la Strozzina di Firenze lo omaggia può dirsi un sempreverde e l’occasione per riflettere sull’influsso che il pittore malagueno ha avuto nel XX secolo e oltre. Picasso e la modernità spagnola mette a confronto una selezione dei suoi dipinti coi bei nomi della Spagna del suo tempo, quali Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González. Circa 90 opere della collezione del Museo nacional centro de arte Reina Sofía di Madrid tra pitture, sculture, disegni, incisioni e un film di José Val del Omar ripercorrono gli anni che vanno dal 1910 al 1963. Tra le tele esposte: Testa di donna (1910), Ritratto di Dora Maar (1939), Il pittore e la modella (1963) e un gran numero di bozzetti su Guernica (1937).
Curata da Eugenio Carmona (docente all’università di Malaga), l’esposizione con le sue nove sezioni indaga il rapporto tra realtà e surrealtà, l’impegno politico, l’emergere delle scomposizioni di volti e corpi, e dell’eros come fonte di creazione e visione del mondo, nella poetica dell’artista. Altro tema peculiare è la relazione tra natura e cultura, il paesaggio e la popolazione come tratto caratteristico della penisola iberica che si snoda attraverso i contributi, tra gli altri, di Alberto Sánchez, Óscar Domínguez, Eduardo Chillida.  Chiude il percorso Verso un’altra modernità: gli anni ’50 dominati da Tàpies e Mirò, oltre che da Picasso, durante i quali il maestro diviene mito vivente, mentre la sua opera inizia a riverberare sé stessa, senza più i guizzi che l’avevano resa avanguardia.
 
MAURIZIO ZUCCARI
Picasso e la modernità spagnola, fino al 25 gennaio 2015, Palazzo Strozzi, Firenze.
Info: www.palazzostrozzi.org.
 

2 Novembre 2014
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