Crisi economica
7:18 pm, 26 Ottobre 14 calendario

“Le famiglie indebitate? Mandiamole in default”

Di: Redazione Metronews
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Milano Il consumatore come un’azienda, con la possibilità che se fallisce – ovvero i debiti superano i crediti – si avvii un’azione concordata con chi deve essere pagato. Questo dovrebbe impedire che le persone perdano i beni essenziali, come la prima casa e un minimo di stipendio che permetta loro di vivere dignitosamente. Si tratta della possibilità, offerta anche alle persone fisiche e piccoli artigiani, di andare in “default”, ovvero di fallire in modo “controllato” senza “annullare” chi la subisce. Questa prospettiva è stata aperta al consumatore dalla legge numero 3 del 2012, allegata al Decreto Monti, che oggi Federconsumatori ha deciso di rilanciare. «Questa possibilità già esiste – spiega Gianmario Mocera, presidente di Federconsumatori Lombardia – ma è stata poco utilizzata anche per la scarsa informazione sulla procedura».
Presidente, quanto è importante attuarla davvero?
Moltissimo. La nostra società sta crescendo con la mentalità del vivere “a debito” non più con la mentalità al risparmio, di fatto è nata la “fabbrica dell’uomo indebitato”. La crisi ha creato una nuova figura nello scenario sociale: il consumatore sovra indebitato. Tutto ciò mette il cittadino in una condizione di alto rischio.
Voi di Federconsumatori come siete corsi ai ripari?
Da tempo curiamo progetti per l’educazione finanziaria, per un uso consapevole e responsabile del denaro; inoltre proponiamo attività di supporto al consumatore sovra indebitato con un team formato da psicologi, avvocati e commercialisti.
Ma se ciò non bastasse?
C’è la legge 3 del 2012, mirata a tutelare i consumatori – esclusi sino ad oggi dalle procedure fallimentari – dando invece loro la possibilità di ricorrere ad una nuova procedura per agevolare il risanamento della condizione debitoria. L’articolo 7 prevede la possibilità di  proporre ai creditori, con l’ausilio degli organismi di composizione, un accordo di ristrutturazione dei debiti sulla base di un piano che assicuri il regolare pagamento ai creditori. L’esecuzione del piano è affidata ad un liquidatore nominato dal giudice.
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26 Ottobre 2014
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