8:10 pm, 22 Ottobre 14 calendario

Trenord imbarazza Maroni Pressing per il nuovo Ad

Di: Redazione Metronews
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Tira una brutta aria su Trenord. E non è solo il vento di bora che ieri ha creato parecchi danni alla rete (il più grave sulla linea Lecco-Sondrio).  Ad alzare la voce è  l’imbarazzato azionista di maggioranza, ossia la Regione per bocca di Roberto Maroni, dopo la diffusione di un report molto critico sui disservizi del trasporto ferroviario regionale presentato dall’assessore alla mobilità Cavalli.  «Abbiamo sollecitato Trenord a nominare il nuovo amministratore delegato – ha detto Maroni – è da giugno che attendiamo, se non arriva entro pochi giorni allora ci muoveremo». In lista d’attesa c’è Cinzia Farisé, dopo che le due precedenti candidate al ruolo, per altro indicate dalla Lega di Maroni, hanno dato forfait. Un’empasse che il socio Fs ha cercato di sbloccare formalizzando nei giorni scorsi la candidatura di un proprio uomo, Orazio Iacono.
 Ma l’assenza di governance è solo una delle criticità segnalate nella relazione che elenca un record di ritardi e soppressioni. Maroni si dice insoddisfatto ma prova a ridimensionare: «Non è un report catastrofico». La linea difensiva è attribuire parte dei problemi  ai 40 cantieri sulla rete richiesti anche in vista di Expo e rimandare ai 63 nuovi treni in arrivo la vera svolta.
 «Di treni nuovi ne servirebbero 200 – dice invece l’esponente del Pd Agostino Alloni – abbiamo ancora mezzi che vanno a diesel. Di solito l’obiezione è: chi paga? È chiaro che ci vuole un piano industriale non su 3 anni, come ora, ma su 20 anni, che permetta di ammortizzare gli investimenti.  Come hanno fatto in Emilia affidando il servizio attraverso un bando di gara europeo». Francesco Ferrante della Cisl non fa sconti: «Dal 9 dicembre 2012 non sono mai stati raggiunti gli obiettivi del contratto di servizio con la Regione: il tasso di puntualità dovrebbe essere oltre il 90% e invece si aggira sul 57. Il punto è che il 60% dei treni ha problemi di manutenzione: 80 treni non possono superare i 100 chilometri all’ora. Così rischiamo di arrivare ad Expo impreparati». P.R.

22 Ottobre 2014
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