6:03 am, 17 Ottobre 14 calendario

Pasotti racconta i non pap

Di: Redazione Metronews
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Un uomo che ama una donna la quale ha un bimbo e un ex distratto. Un uomo che comincia ad amare anche quel bambino. Come un padre, più del vero padre. Sono “Affetti illegali” e se qualcosa si inceppa, non sono riconosciuti da nessuno. Sono affetti provati da Giorgio Pasotti protagonista di “Mio papà” di Giulio Base (dal 27 novembre nei cinema) al fianco di Donatella Finocchiaro, presentato ieri al Festival.
Pasotti, il suo personaggio è costruito allora sulla sua esperienza personale?
Sì. Mi interessava parlare di queste famiglie allargate nate dalle ceneri delle famiglie tradizionali e di padri o madri non naturali e della loro mancanza di diritti in Italia.
È vero che aveva pensato a dirigerlo?
Sì, sono un fan di “Kramer contro Kramer”, che però oggi non avrebbe senso. Volevo farne una versione contemporanea e  parlare di paternità acquisita che  non ha diritti.Volevo parlare di gente che impara ad amare figli di altri, cosa molto difficile, per poi non vedersi riconosciuto nulla se accade qualcosa.
Crede che il film possa sensibilizzare  gli italiani?
Si. Siamo un Paese arretrato. In Francia esiste una legge per cui se tu passi un certo tempo con figli non tuoi e poi ti separi deve esserci, se sia l’adulto che il bambino lo vogliono, la possibilità di continuare un rapporto.
Silvia di Paola

17 Ottobre 2014
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