A d Trenord si tratta per un doppio incarico

L’immobilità sulla nomina del nuovo Amministratore delegato di Trenord è solo apparente. Le trattative, infatti, tutte interne alla maggioranza del Pirellone, fremono. A fare la parte del leone la manager Cinzia Farisé, attuale ceo di Prysmian India, terza donna designata da Maroni, dopo Cavatorta e Morselli (che dissero: “No grazie”).
Farisè non avrebbe ancora siglato il contratto formalmente perché starebbe aspettando di chiudere i suoi affari indiani. In realtà, sembra che la manager attenda l’ok alla sua richiesta di essere nominata sia A.d. di Trenord, sia vicedirettore generale di Ferrovie Nord Milano.
Di avere cioè un incarico esattamente uguale a quello ricoperto dall’ex A.d. di Trenord Luigi Legnani. Una doppia carica che a molti fa storcere il naso, considerando soprattutto il limite agli stipendi dei manager pubblici fissati per legge a 300 mila euro annui. Nel 2013 Legnani superò con 319.305 euro di stipendio tale limite, finendo così nel mirino della Corte dei Conti.
Andrea Sparaciari
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