7:46 pm, 14 Ottobre 14 calendario

Con la crisi le italiane tornano a fare le colf

Di: Redazione Metronews
condividi

Roma. La crisi spinge le italiane a riconsiderare il mestiere di colf. Infatti, mentre i lavoratori domestici stranieri sono in calo, quelli “nostrani” salgono a quota 21% e segnalano una crescita del 2,8% nel 2013 (dopo il +1,2% già registrato nel 2012). In questo ambito le donne rappresentano l’85,7% del totale. È quanto emerge dal Bilancio sociale dell’Inps, che svela altri segni della crisi che morde: come il calo degli apprendisti (-4%) e degli operai (-3,5%) o l’incremento della spesa per ammortizzatori sociali di 1.982 milioni (+15,8% rispetto al 2012). La spesa per l’indennità di mobilità è salita del 17%, quella per la Cig del 9,6%. Altre ombre: i “piccoli prestiti” aumentano del 18% e sono in prevalenza “over 40” i lavoratori autonomi iscritti all’Inps.
Poletti: nessuna novità sulle pensioni
Dal Bilancio dell’istituto si scopre che quasi un pensionato su due (43,5% pari a 6,8 milioni di individui) percepisce un reddito pensionistico medio inferiore a 1.000 euro mensili (tra questi il 13,4% persino al di sotto di 500 euro); il 15% dei beneficiari sono fra 1.500 e 2.000 euro; solo il 15,7% supera i 2.000 euro mensili (con un 4,3% che va oltre i 3.000 euro al mese). «Sulle pensioni non sono previsti specifici interventi nella legge di stabilità – ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine della presentazione del Bilancio sociale Inps – il governo non pensa né di togliere né di aggiungere». Quando il ministro è salito sul palco è stato conestato da un gruppo di lavoratori dell’Usb che hanno srotolato due striscioni per contestare il Jobs act e l’eliminazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, invocando lo sciopero generale.
 
(Metro)

14 Ottobre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo