8:38 pm, 9 Ottobre 14 calendario

Per i quattro No Tav sentenza a dicembre

Di: Redazione Metronews
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Torino. Le bottiglie molotov non sono armi da guerra e la normativa italiana che le classifica come tali risale agli anni ’70, alle leggi di pubblica sicurezza derivate dalle tensioni di quegli anni, ma «non trova alcuna corrispondenza tecnica, tanto che nessuna forza armata ha le molotov in dotazione»: a sostenerlo, nell’aula bunker del carcere delle Vallette, è stato Luca Soldati, consulente balistico dei quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo per l’assalto al cantiere di Chiomonte avvenuto il 14 maggio 2013. In ballo c’è il concetto di «micidialità» in relazione all’uso di «armi da guerra», sostenuta dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo nel capo d’imputazione. Il consulente ha quindi aggiunto che «considerare un’arma da guerra una bottiglia incendiaria è un’esagerazione».  E’ stata l’ultima udienza dedicata ai testi. Infatti a metà novembre comincerà la requisitoria dei pm, poi toccherà alle difese e per il 17 dicembre è prevista la sentenza. A caratterizzare l’udienza anche un fuori programma. I No Tav hanno portato un bouquet di rose a Chiara Zenobi, uno dei quattro imputati. La giovane, mercoledì, si è sposata nel carcere delle Vallette con il  fidanzato Francesco Di Berardo. “Auguri resistenti No Tav. Fino all’ultima battaglia, fino all’ultima bottiglia”, il messaggio sul bouquet.
(Rebecca Anversa)

9 Ottobre 2014
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