6:05 am, 2 Ottobre 14 calendario

Sull articolo 18 prova di forza inutile

Di: Redazione Metronews
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Roma. «Si discute con impegno su come si entra e si esce da un’azienda, ma non su cosa ci si debba fare dentro. Il vero tema è quale sarà il lavoro del futuro. La produzione fordista fatta di grandi numeri e logiche gerarchiche è morta, quello che ci attende sono dinamiche partecipative, creative e autonome. In questo quadro parlare di articolo 18 è da extraterrestri». Così il giuslavorista Michele Tiraboschi, che pure viene da un ambiente – quello di Marco Biagi e Maurizio Sacconi – che ha fatto dell’abolizione dell’articolo 18 una bandiera.
Perchè ha cambiato idea?
La riforma dell’articolo 18 aveva senso a inizio millennio, quando ancora non si capivano gli effetti devastanti della crisi e c’era un mercato espansivo. Oggi il tema è la crisi e le imprese che non assumono. L’articolo 18 non serve a creare occupazione.
Lei ha detto che è una prova di forza tra politica e sindacato per superare veti e ideologie del passato e che Renzi ha già vinto la battaglia…
Renzi ha gioco facile perché il sindacato è rimasto ad una realtà che non c’è più. Non ha saputo leggere le trasformazioni sociali ed economiche. E quelle che verranno: i nuovi mestieri, la tecnologia, i cambiamenti demografici che porteranno ad un’emergenza per gli “over 50”… altro che giovani.
Cosa bisogna fare?
Riformulare l’idea di come si sta sul lavoro, superare gli standard retributivi astratti valutando l’intensità dell’apporto e della partecipazione del lavoratore. Bisogna parlare di condivisione, competenza e mansioni. Così si aumenta la produttività.
 
(Lorenzo Grassi)

2 Ottobre 2014
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