Shakespeare tra Iran e Fisica quantistica

Milano. Sarà un’insolita riscrittura  di un  grande classico, “Amleto” di Shakespeare, a inaugurare la stagione 2014-2015 del Piccolo Teatro. Ma d’altronde adattare per la scena i classici, con un occhio contemporaneo, che tenga conto anche delle moderne teorie scientifiche, tra cui quella della Fisica quantistica, è il costume del Quantum Theatre Group, fondato nel 2009, che individua nell’opera di Shakespeare un terreno di indagine privilegiato. E questo “Hamlet”, produzione del 2014, l’ultima di questa Compagnia debutterà, da stasera al 4 ottobre, al Teatro Studio Melato in lingua farsi con sovratitoli in italiano, nato da un lavoro di riscrittura durato quattro anni. Recitare Shakespeare a Teheran: come una giovane compagnia iraniana può accostarsi alla storia del nevrotico principe di Danimarca? “Shakespeare è per me un trattato sulle contraddizioni della natura umana”, ha spiegato Arash Dadgar, regista e fondatore della compagnia, nato nel 1973. «Lo trovo sorprendente, misterioso, drammatico… è il mio autore contemporaneo iraniano. Nel mio percorso non ho mai voluto mettere in scena le tragedie di Shakespeare ‘alla maniera europea’: sarebbe stato stupido e avrei fatto una brutta copia di quello che altri sanno fare meglio. Mettere in scena Shakespeare significa mettere alla prova se stessi, quel che si sa e che quel che ancora ci è oscuro della vita».  Scene e costumi essenziali e senza tempo, una colonna sonora che mescola est e ovest, nord e sud, sottolineano la contemporaneità di Shakespeare, “inventore dell’umano” (Informazioni allo 848800304).
 
(Antonio Garbisa)