6:05 am, 30 Settembre 14 calendario

Scuola 4 famiglie su 10 non ce la fanno coi libri

Di: Redazione Metronews
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Famiglia – Dall’asilo alle  scuole superiori mandare i propri figli a scuola può essere «un incubo per le famiglie italiane, sia dal punto di vista organizzativo, in particolare per i genitori entrambi lavoratori, sia da quello economico».  Lo sottolinea, a scuola appena iniziata, l’Adoc, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori,  calcolando che il percorso scolastico dall’asilo all’ultimo anno di superiori costa in media 12 mila euro a figlio.«La riforma della scuola non ha preso in esame una componente essenziale: le famiglie – spiega Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – dall’asilo alle superiori mandare i figli a scuola è un calvario per i genitori, sia dal punto di vista organizzativo che economico. Si parte dal lungo periodo di ambientamento negli asili, caso unico in Europa, che costringe i genitori ad assentarsi ripetutamente dal lavoro, per finire ai giorni persi a causa delle scuole trasformate in seggi elettorali, passando per le “temute” vacanze estive, con i genitori a lavoro e i figli lasciati a parenti o ai costosi centri estivi». In numeriVeniamo ai numeri l’intero percorso scolastico costa in media 12mila euro per figlio, considerando solo la spesa per libri, materiale didattico e corredo. La spesa media per l’asilo si attesta sui 2.500 euro l’anno, il ciclo delle elementari prevede un esborso medio di 1.100 euro, le medie 1.200 euro e le superiori ben 2.000 euro. «Come possono resistere le famiglie a questo salasso, considerando le enormi difficoltà economiche contingenti?», si chiede l’Adoc. L’associazione stima che il 40% delle famiglie non riesce a sostenere le spese per la scuola. L’Adoc sostiene che, adottando un modello simile a quello presente in Francia e nel Nord Europa, ovvero più figli più aiuti, le famiglie, vera spina dorsale del Paese, possano tornare a respirare e a reinvestire.
Le propostePer far fronte alle necessità delle famiglie l’Adoc propone: Detrazioni fiscali sull’acquisto di libri  e materiale didattico fino alla fine della scuola dell’obbligo. «Prevedendo incentivi alle famiglie queste potrebbero tornare a spendere, rilanciando di conseguenze il sistema industriale, commerciale e turistico».Prevedere nella prossima riforma della scuola la possibilità  di non utilizzare asili e scuole come seggi, in modo da salvaguardare famiglie e istruzione e non gravare né su famiglie né su didattica.
(metro)

30 Settembre 2014
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