Ora Torpignattara ricorda Shazhad

Era la notte tra il 17 e il 18 settembre, quando in via Pavoni un ragazzo romano minorenne uccideva di botte Shazhad, un senza tetto di 28 anni. Ci sono voluti dieci giorni perché la piazza si mobilitasse per chiedere giustizia e ricordare il clochard, una presenza conosciuta a Tor Pignattara. Fino a oggi l’unica manifestazione pubblica nel quartiere era stata organizzata proprio per il minorenne, dai suoi amici e parenti, tutti italiani come il giovane aggressore. Domenica pomeriggio invece in piazza della Marranella la scena era inversa: per Shazhad, in strada sono scesi in sit-in (il corteo non era autorizzato) quasi esclusivamente stranieri, pachistani come la vittima, a suggerire la difficoltà di un quartiere nel quale le diverse etnie non si parlano.
Come a Corcolle, dove dopo le due aggressioni da parte di stranieri a due autiste Atac della scorsa, gli extracomunitari ospitati nel centro di accoglienza di via Novafeltria sono in via di trasferimento, dopo le pesanti tensioni con i residenti del quartiere. Da giorni il centro è pattugliato dalla polizia per evitare contatti tra gli stranieri e gli abitanti della zona.
(Metro)